Fuori da un bar chiacchiero con un amico.
Gli sto raccontando che ho
fatto la terza dose di vaccino.
Un tizio che fuma lì accanto
scuote la testa e ci guarda con commiserazione.
“Lo sai che vuol dire terza
dose?“ mi apostrofa.
Vorrei evitare discussioni
che, già lo so, non porteranno da nessuna parte, ma purtroppo sono penalizzato
da quel problema irrisolvibile che è l’educazione (colpa di mia madre!) e finisco
per girarmi e, sia pure a malincuore, per rispondere.
“Che vuol dire terza dose?”.
“Che ti hanno iniettato non
uno, ma tre chip. Contento tu…”.
Dovrei evitare, lo so, dovrei
stare zitto. Invece siccome oltre al difetto dell’educazione ho anche quello
dell’essere tignoso, parlo.
“Che senso ha iniettarmi tre
chip? Ne basta uno no?”
“Eh, ma tu ne hai fatti tre
di vaccini!”
“Ma così i chip vanno in conflitto.
Che coglioni quelli del Governo”.
Il tizio resta un attimo
perplesso.
“Chi l’ha detto che vanno in
conflitto?”
“Ma è logico no? Tre chip… se
sono programmati per controllarci manderanno tre input uguali. Fanno un casino!”
La sigaretta si consuma tra
le dita del tizio che mi fissa interdetto.
“Ma no, forse allora il chip
è solo nel primo vaccino e poi lo sanno che hai già il chip e le altre volte
non te lo mettono più…”.
“Allora tutti gli infermieri del
mondo devono essere collusi con chi ha organizzato questo controllo di massa, perché
devono sapere in quali siringhe c’è il chip e in quali no”
Il tipo butta la sigaretta per
terra e la spegne col piede. Sembra intenzionato ad andarsene, ma adesso sono io
che non mollo la presa.
“Che poi… che stronzata usare
i vaccini per metterci dentro il chip no? È un metodo poco pratico perché si sa
che c’è parecchia gente che non lo fa il vaccino”.
“Eh…” bofonchia l’altro, non capendo
dove voglio andare a parare.
“Io non penso che Big Pharma
sia così scema, quelli sono furbi”
“Disonesti!”
“Si si disonesti, ma anche
furbi. Pensaci… se tu fossi Big Pharma, lo metteresti nel vaccino il chip? No,
tu che sei furbo lo metteresti…” resto in sospeso e lo guardo.
“Dove?” chiede, incuriosito.
“In un medicinale che
prendono tutti, volontariamente, senza farsi problemi”
“Ah…”
“Ascolta me, quelli che
dicono che il chip è nel vaccino ci prendono per il culo. È una falsa notizia
che serve a depistarci e a mandarci in confusione. È di tutta evidenza che il
chip è…”
“È?” ripete lui con lo
sguardo calamitato dal mio.
“Negli analgesici no?”
“Gli analgesici?”
“Ma sì, cos’è che prendiamo
tutti almeno una volta nella vita? Un analgesico! Per il mal di testa, per il
mal di denti, per il mal di pancia! Aspirina, Tachipirina, Brufen! Ecco dove
mettono il chip, altro che vaccino! Perché quelli li prendiamo tutti senza
porci problemi, senza farci domande. Si butta giù la pillola con un po’ d’acqua,
quella si scioglie, il chip si attacca con un micro-uncino alle pareti dello
stomaco e... Zac! Il gioco è fatto!”
Gli strizzo l’occhio con fare
d’intesa, del tipo: noi si che ci capiamo.
Il tizio non dice più niente,
ma si vede che la cosa lo ha scosso. Sta di sicuro pensando a quanti
antidolorifici ha preso in vita sua. Ad un tratto però gli viene in mente una
cosa.
“Aspetta… ma l’hai detto tu prima che troppi
chip insieme è facile che vanno in conflitto… così allora se ne buttiamo giù a
decine nella vita…”
Io sorrido.
“Ecco, vedi?”
“Vedi cosa?”
“Vedi che se ti soffermi un
po’ a pensare con la tua testa ci arrivi?”
“A cosa?”
“A capire che sto fatto dei
chip è una stronzata”, concludo serafico.
Lui mi guarda, ci mette un po’, ma alla fine capisce che lo stavo prendendo in giro.
E si incazza.
“Vaffanculo!”
“Ecco! Appunto! Finalmente
hai intuito il vero modo in cui inseriscono i chip nella gente!”
Vorrebbe rimandarmi al diavolo,
ma è confuso.
“Le supposte!” sussurro con
aria da cospiratore.
Il tizio diventa rosso, mi
manda a cagare con un gesto della mano, si volta e se ne va a grandi passi.
Io rido. Scuoto la testa. Mi giro
verso il mio amico.
Mi aspetto di vedergli un
sorriso sulle labbra, invece è pallido. Lo guardo interrogativamente.
“La settimana scorsa… Avevo
solo quelle a casa per la febbre… e me ne sono messe un paio…”
Mormora spaventato.
Ho la tentazione di
rincorrere il tizio della sigaretta per andarmi a prendere un caffè con lui…
Capsula per il trasporto dei chip. |
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