L'età non è che fa sconti. Non capita mai che vada all'indietro.
Perciò il nostro corpo non è che migliori. Pian piano invecchia, c'è poco da
fare. Per ora non ancora in modo drammatico ma, insomma, invecchia.
Una coppia di lungo corso lo sa bene. Ognuno vive la
lenta, bastarda trasformazione del proprio corpo ma, di riflesso, anche la
trasformazione del corpo dell'altro.
Ci deve essere amore, ci deve essere affetto, ci deve
essere stima. Ci debbono essere un sacco di cose per vivere con sufficiente
serenità questo lento, inevitabile declino.
Bisogna amarsi abbastanza da amare il corpo di chi ti
sta di fianco come il tuo. Come il tuo appunto, nel senso che devi continuare
ad amare anche il tuo corpo, non deve diventare solo una confezione in cui è
incartata la tua anima. Gli devi volere un po' di bene anche se lo guardi allo
specchio e non lo riconosci. Gli devi volere bene anche se non è più bello,
punto e basta.
Quando ero ragazzo mi sembrava strano, persino
indecente, vedere due anziani scambiarsi effusioni. Mi sembrava che quella
dell'amore fisico, del sesso, fosse una stagione legata indissolubilmente alla
giovinezza, che fosse destinata per sua natura, a cessare con lo sfiorire dei
corpi.
Idea stupida. Come molte delle idee che si hanno da
giovani. Anche se su quelle idee ci imposti la vita, salvo poi, diventato adulto,
capire che non avevi capito. Ma questo è un altro discorso.
Per fortuna, invece, l'amore e l'attrazione e il sesso
sono dentro la testa e vivono in una dimensione che si serve dei corpi, ma non
è i corpi. Che è poi il motivo del grande successo del sesso virtuale. Ma anche
questo è un altro discorso.
Dove non arriva più la tonicità della pelle e dei
muscoli, dove non arriva più lo splendore dei sorrisi e dei capelli, dove non
arriva più il vigore delle energie strabordanti, può arrivare la complicità e
l'amore.
Con la mezza età, insomma, il sesso ha ancora più
bisogno del sentimento.
I giornali per "donne liberate", invece,
suggeriscono piuttosto la via della trasgressione. Per carità, sul piano
pratico funziona pure quella e può anche essere divertente. Ma pensare di
tenere in vita una coppia con iniezioni di completini e gite al sexy shop mi
pare una pia illusione, una battaglia di retroguardia, una lenta ritirata.
O, comunque, il gioco e la trasgressione hanno senso
solo in un contesto in cui io e te siamo una coppia che gioca e non, invece, se
io sono io e tu sei tu e giochiamo insieme solo perché siamo gli unici ospiti
della ludoteca.
Non so le altre coppie: ognuno ha la sua alchimia, i
suoi meccanismi.
Io il nucleo del nostro amore lo ritrovo in certi
sguardi. È lì, intatto, giovane, nei nostri occhi.
Vedo una luce quando mi guardi in un certo modo che è
sempre la stessa.
Al punto che mi pare quasi di sentire l'ansia sottile
degli esami di stato ancora da fare.
Io ho sempre la mia vespa scassata, che fra poco mi
fregheranno davanti all'ingresso della pineta, mentre stiamo su una panchina a
pomiciare e tu hai sempre il tuo fazzolettino annodato al collo sottile.
E ridi, come sai ridere solo tu.
E io mi sento felice.
...ailloviù!!! |
Questo post è uno dei motivi per cui ho letto tutti i tuoi libri, o viceversa. Ciao
RispondiEliminabellissimo
RispondiEliminaMi hai commossa e nel contempo sorridevo! Che bravo! Mi piace molto, Grazie
RispondiEliminaGrazie per l'apprezzamento. Fa piacere sentire che si è riusciti a dire quello che si voleva e di avere toccato le corde giuste :-)
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