lunedì 28 luglio 2014

CHE IDEA FICHISSIMA!!! (O NO?)

Cosa passa nella mente di uno scrittore mentre lavora a un nuovo romanzo? Procede deciso e incrollabile come un treno o è ogni momento preda dell'ansia e dell'incertezza? Difficile generalizzare.
Quella che segue è una ricostruzione volutamente esagerata, caricaturale.
Eppure sono convinto che, almeno in parte, ogni autore potrà un po' riconoscersi ;-)




CHE IDEA FICHISSIMA!!!


Lunedì 2 febbraio. Notte.
Che idea! Che idea fichissima! Ma vi rendete conto cosa esce da questo cervello? Ma vi rendete conto?
Certe volte mi stupisco pure io. Cioè il cervello è mio, ma anche a me sembra impossibile che mi vengano fuori certe genialate. Sono troppo forte!
Ma poi in modo in cui sono riuscito a scriverla! Che efficacia, che stile, che ritmo!
Gli americani con tutti i loro investimenti pubblicitari mi fanno un baffo. Due baffi. Barba e capelli mi fanno, per non dire altro, che non sono un tipo volgare io e non mi lascio andare a facili battute… Vabbè: una pippa! Ecco cosa mi fanno a me gli americani, una formidabile pippa, e lasciatemelo dire, che quando ci vuole ci vuole.
Adesso lo lascio qui sopra, al centro esatto della scrivania, il mio fantastico manoscritto.
Domani mattina, quando mi sveglio, lo voglio ritrovare qui a aspettarmi, voglio riprenderlo tra le mani e rileggerlo per sentire di nuovo che…


Martedì 3 febbraio. Mattina
Che cagata! Che illeggibile cagata! Ma vi rendete conto di quali cazzate escono fuori da questo cervello bacato?
Certe volte non credo ai miei occhi. Se almeno fossi uno che beve e si sbronza, uno che si droga, potrei dire che ero ubriaco o strafatto mentre scrivevo.
Che banalità, che sciatteria, che pesantezza. Sono il peggiore scribacchino della galassia.
Neanche le stringhe delle scarpe gli posso legare io agli americani. Quelli sì che sanno scrivere romanzi avvincenti. Deve essere una cosa genetica, qualche cromosoma che mi manca.
Adesso lo prendo e lo butto nel cestino questo ammasso di carta inutile. Anzi no, mi dispiace sprecare tutti questi fogli. Facciamo così, li giro a faccia in giù e li lascio qui per usarli sul retro, che è bianco.
L’importante è che non mi ricapiti più di lo sguardo su questo orrore che…

Venerdì 6 febbraio. Pomeriggio
Che poi non è così male a guardare bene.  C’è di peggio in giro. Cioè il romanzo di quello che ha venduto un sacco questa estate, coso, che manco mi ricordo come si chiama, cosa aveva di tanto particolare? Solo perché è americano?
Sì, insomma, qualche espressione è troppo sfruttata e forse il personaggio principale è un po’ stereotipato, ma… magari tagliando qualcosa nella prima parte… riscrivendo il finale con un ritmo più serrato…


Mercoledì 11 febbraio. Mattina
Non ce la farò mai…
Hai voglia a cambiare un aggettivo, a spostare il soggetto, a semplificare i dialoghi…
Una fiammata, ecco cosa dovrei fare. Prendere un cerino e dare fuoco a tutto!


Sabato 14 febbraio. Mezzogiorno
Così mi sembra vada meglio. Adesso scorre, non ci sono più quelle cadute di tensione che c’erano prima.
L’esperienza serve, eccome se serve. Tanti anni di scrittura, il confronto con altri scrittori, il corso di scrittura creativa. Alla fine uno acquisisce i ferri del mestiere e quando c’è da riparare i difetti di un testo sa dove mettere le mani.
Un po’ di pazienza, ancora una rilettura e…


Mercoledì 18 febbraio. Sera
E’ inutile leggere e rileggere, resta comunque una mezza cacata.
Non c’è modo di riscattare un testo che è venuto fuori mediocre, questa è la verità. Fosse servito a qualcosa quello stupidissimo corso di scrittura creativa: tempo e soldi buttati via.
Se fa schifo, fa schifo. Bisogna avere il coraggio di metterci una pietra sopra, basta. Passare avanti, buttarsi in un altro progetto. Questo è un cadavere. Cosa voglio fare? Vegliare un cadavere all’infinito?
In giardino lo dovrei seppellire questo canovaccio buono solo per farci una telenovela. Una roba per pubblico di bocca buona, ignorante, che non sa cogliere…


Domenica 22 febbraio. Pomeriggio
I nessi, i dettagli, le sfumature. Ecco la cosa migliore del romanzo.
Sono riuscito a dare al racconto quella profondità che manca agli americani, sempre così lineari, troppo attenti alla trama e poco alla qualità della scrittura. Invece senti che forza questo passaggio, senti che delicatezza, senti che…


Martedì 24 febbraio. Mattina
Che mosceria…
Il romanzo è tutto sfumature e niente sostanza, manca una storia forte, di quelle che ti colpiscono.
Gli americani sono maestri in questo. Noi non siamo proprio capaci…


Venerdì 27 febbraio. Notte
Tutto sommato… Con le correzioni che ho fatto…
Non sarà un capolavoro, ma insomma…
Mamma mia che sonno che mi è calato…


Sabato 28 febbraio. Mattina
Pronto? Casa editrice Pincopallo? Sono XY, volevo parlare con… Sì grazie, aspetto…
(musichetta d'attesa)
Pronto? Ciao, sono io. Come stai? Mi fa piacere… Io? Tutto a posto, sì….
Ascolta… Allora… ho completato la seconda stesura.
Come dici? L’impressione? Bè dai, alla fine sono abbastanza soddisfatto. Magari ci sarà da lavorare ancora un po’ ai dettagli, ma non mi sembra malaccio.
Facciamo così, te lo mando. Dagli un’occhiata con calma, quando hai tempo, e dimmi cosa te ne sembra. Io intanto stacco qualche giorno, ho bisogno di riposarmi. Cosa? Vacanze? No, che vacanze. Al massimo oggi e domani vado dai miei in campagna, tutto qua.
Spero che vi piaccia.
Ok… allora buon fine settimana.
Sì… Anche a te… Sì… a risentirci… ciao!



Che poi... quel posto di contabile...