tag:blogger.com,1999:blog-11472831505237182652024-03-13T19:39:32.854+01:00Silvio Donà (bloggocomeposso)Io scrivo.
Quando non posso farlo con le dita lo faccio nella testa.
Da qualche anno pubblico le mie storie.Silvio Donà (bloggocomeposso)http://www.blogger.com/profile/07291797920719583294noreply@blogger.comBlogger68125tag:blogger.com,1999:blog-1147283150523718265.post-39424610901289224772022-12-05T19:40:00.000+01:002022-12-05T19:40:17.098+01:00LA SETTIMANA DELL'ALBERO DI NATALE (E' TRADIZIONE!)<p><br /></p><div class="x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs xtlvy1s x126k92a" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="font-family: inherit; font-size: 15px;">Ecco, ci siamo. Sta arrivando la settimana dell’albero di Natale.</div><div dir="auto" style="font-family: inherit; font-size: 15px;">Bisogna farlo, è necessario, è imprescindibile. L’opzione “perché quest’anno non evitiamo, che tanto non ci sono più bambini in famiglia” non è neppure ipotizzabile.</div><div dir="auto" style="font-family: inherit; font-size: 15px;">“È tradizione!” Sentenzia mia moglie.</div><div dir="auto" style="font-family: inherit; font-size: 15px;"><span style="font-family: inherit;"><a style="color: #385898; cursor: pointer; font-family: inherit;" tabindex="-1"></a></span>“Anche rapire le donne del nemico e portarle nel proprio villaggio era tradizione nei tempi antichi”, ribatto io, “ma non per questo saresti d’accordo a rispettarla questa tradizione, o no?”</div><div dir="auto" style="font-family: inherit; font-size: 15px;">Lei ci pensa un po’ poi, seria: “ma gli uomini del villaggio nemico sono stronzi e pigri come quelli del mio villaggio o è gente più seria che ci tiene alla tradizione dell’albero di Natale?”</div><div dir="auto" style="font-family: inherit; font-size: 15px;">Non dico più niente, recupero la scala pieghevole e vado a tirare l’albero di Natale smontabile giù dallo scaffale su cui dorme per 11 mesi l’anno. Poi tiro giù gli scatoloni con addobbi, palline e lucine dall’altro scaffale. Poi sposto mobili e tappeti in salotto per ricavare un angolo vuoto.</div><div dir="auto" style="font-family: inherit; font-size: 15px;">Quando è finito il lavoro preparatorio, affidato a personale di bassa manovalanza (io!), entrano in capo gli “artisti” del Natale: mia moglie e mio figlio minore. A loro tocca addobbare l’alberozzo plasticoso, bisticciando su dove collocare la pallina giusta al posto giusto.</div><div dir="auto" style="font-family: inherit; font-size: 15px;">Io posso eclissarmi per un’oretta, per poi tornare a dare una mano quando c’è da raccogliere gli scatoloni vuoti e riposizionarli sugli scaffali di provenienza.</div><div dir="auto" style="font-family: inherit; font-size: 15px;">Mio figlio maggiore, non pervenuto. A lui dell’albero non interessa niente e la sua disponibilità a dare una mano è la stessa di Ronaldo a tornare a difendere dopo un contropiede. </div><div dir="auto" style="font-family: inherit; font-size: 15px;">“Ci abbiamo messo un attimo, visto?” Infierisce mia moglie, guardando soddisfatta l’albero con le lucine che si accendono e spengono a ritmo con qualche musichina natalizia.</div><div dir="auto" style="font-family: inherit; font-size: 15px;">“Bello, è venuto davvero bene!” Commento, provando ad allontanarmi con un falsissimo sorriso, nella speranza che…</div><div dir="auto" style="font-family: inherit; font-size: 15px;">“Dove vai?” Mi blocca lei.</div><div dir="auto" style="font-family: inherit; font-size: 15px;">“Beh, l’albero è finito... “</div><div dir="auto" style="font-family: inherit; font-size: 15px;">Ovviamente il mio patetico tentativo risulta inutile. Ci sono da piazzare ghirlande e addobbi random nel resto della casa, dove pensavo di svignarmela? </div><div dir="auto" style="font-family: inherit; font-size: 15px;">Figlio minore non ritiene artistica questa attività, per cui è già stravaccato a vedere Netflix sull’IPAD. Figlio grande non si è mai alzato dal suo letto, dove sta chattando con la ragazza via pc portatile. Altri figli, che io ricordi, non abbiamo, per cui…</div><div dir="auto" style="font-family: inherit; font-size: 15px;">“Più in alto, no più in basso… aspetta, più a sinistra… la MIA sinistra, non la tua!”</div><div dir="auto" style="font-family: inherit; font-size: 15px;">Mia moglie dirige, io appendo.</div><div dir="auto" style="font-family: inherit; font-size: 15px;">“Ecco! Sempre col muso tu, sempre di malavoglia!“ Si lamenta lei. </div><div dir="auto" style="font-family: inherit; font-size: 15px;">Perché non basta che io mi presti al lavoro manuale, dovrei anche simulare convincente entusiasmo. Mentre invece risulto un pessimo attore.</div><div dir="auto" style="font-family: inherit; font-size: 15px;">Il pomeriggio se n’è andato. È quasi sera.</div><div dir="auto" style="font-family: inherit; font-size: 15px;">“Facciamo due frise coi pomodori, che ormai è tardi per cucinare”. Avvisa mia moglie.</div><div dir="auto" style="font-family: inherit; font-size: 15px;">“Ordiniamo le pizze?” Prova a intromettersi figlio minore dalla camera da letto.</div><div dir="auto" style="font-family: inherit; font-size: 15px;">“Niente pizze, che i soldi non nascono sugli alberi!” Lo smorza mia moglie che, pur apprezzando la collaborazione artistica di figlio minore, non per questo gliene lascia passare qualcuna.</div><div dir="auto" style="font-family: inherit; font-size: 15px;">Ha ragione, comunque; i soldi non nascono sugli alberi. </div><div dir="auto" style="font-family: inherit; font-size: 15px;">Meno che mai su quelli di Natale, visto quello che costano...</div><div dir="auto" style="font-family: inherit; font-size: 15px;"><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="font-size: 15px; margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUOx8KPIdJbML5uKp2zigNz8wHQRb4PizHFOSYGEp0sTLhMWkiZsmzA8c0p_Up65iLw0D4jztXQRsPm8IfIsK48pRYel2GxlyKRY_RHjlse529tFM5aAIhJSaITkcz1vacxoxdi8uZ0bfewsGDOHxcEbKx-wT6P3iBaW9dQ9vjm82DelhthRcpJvah/s593/4341.0.318861950-kaRF-U3060565372635AmF-1224x916@Corriere-Web-Roma-593x443.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="443" data-original-width="593" height="299" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUOx8KPIdJbML5uKp2zigNz8wHQRb4PizHFOSYGEp0sTLhMWkiZsmzA8c0p_Up65iLw0D4jztXQRsPm8IfIsK48pRYel2GxlyKRY_RHjlse529tFM5aAIhJSaITkcz1vacxoxdi8uZ0bfewsGDOHxcEbKx-wT6P3iBaW9dQ9vjm82DelhthRcpJvah/w400-h299/4341.0.318861950-kaRF-U3060565372635AmF-1224x916@Corriere-Web-Roma-593x443.jpg" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b><span style="font-size: large;">SPELACCHIO! DOVE SEI?</span></b></td></tr></tbody></table><br /><div dir="auto" style="font-family: inherit; font-size: 15px;"><br /></div></div>Silvio Donà (bloggocomeposso)http://www.blogger.com/profile/07291797920719583294noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1147283150523718265.post-1885790430866645252022-12-05T19:27:00.001+01:002022-12-06T13:02:29.865+01:00CALL CENTER E CHIRURGHI<span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Sono un tipo tranquillo, raramente mi altero. Una personcina educata. </span><div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Chiedete in giro se non vi fidate.
Avete chiesto? Bene. </span></div><div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Dicevo, sono una personcina educata, tuttavia… </span></div><div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Ogni personcina educata ha un tastino nascosto che la fa scattare in modo inconsulto, trasformandola in un “incazzuso” qualsiasi. Ad alcuni l’interruttore scatta quando assistono a un’ingiustizia, ad altri, più banalmente, quando gli insultano la squadra del cuore. Dipende. </span></div><div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">A me scatta quando arrivano le telefonate dei call center… </span></div><div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Approfitto dell’occasione per scusarmi pubblicamente con i ragazzi che lavorano nei call center di mezza Europa per le volte in cui ho tagliato corto e chiuso la comunicazione in quattro e quattr’otto, ma davvero non ce la faccio ad ascoltare le pappardelle studiate a tavolino che sono costretti a propinarmi. </span></div><div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Tanto più perché sono una di quelle persone che non sottoscriverebbe mai e poi mai un contratto a fronte di una telefonata. </span></div><div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Vorrei ci fosse il modo di farlo capire al volo a questi ragazzi, ma non c’è. </span></div><div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Ogni volta cerco di stopparli, di spiegargli che… ma loro sono stati allenati a non farsi stoppare, a non accettare un no, a riproporsi all’infinito nel tentativo di sgretolare le difese del consumatore.
Così inizia l’inevitabile balletto di affondi, parete, risposte e contro risposte. Io mi irrigidisco, il fastidio traspare evidente nel mio tono di voce mentre tento di chiudere il più in fretta possibile, e risulto – me ne rendo conto – odioso e respingente. </span></div><div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Alcune volte, per fortuna, riesco a controllarmi, ma questo non facilita la vita degli operatori perché in questi casi mi viene la tentazione di adottare tecniche (vigliacche) per spiazzare l’avversario. </span></div><div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Cose del tipo:</span></div><div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">“Vodafone? Noooo, guardi, il telefono me lo paga l’azienda quindi a me che me ne importa dell’operatore telefonico?” (Magari fosse vero…) </span></div><div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">“Sky? Noooo guardi io faccio parte di una setta religiosa che vieta di guardare la TV anche da spenta, per cui…” </span></div><div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">“Trading on line? Noooo guardi martedì prossimo entro tra i cistercensi e vado a vivere in un monastero di clausura, per cui capisce bene che…”. </span></div><div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Ho notato che ultimamente diverse aziende non ricorrono più a degli operatori telefonici, ma che arrivano sempre più spesso telefonate con messaggi preregistrati. Spero l’abitudine si diffonda sempre di più perché è così liberatorio - appena capisci che dall’altra parte non c’è una persona in carne e ossa, ma solo una voce registrata - prendere fiato e urlare a squarciagola: “Ciupaaaaa!!!”, senza scrupoli di coscienza.</span></div><div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Molto probabilmente, per la legge del contrappasso, nella prossima vita mi reincarnerò in un operatore di call center e avrò a che fare con il mio amico Vito.</span></div><div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Il mio amico Vito, quando gli telefonano da un call center, risponde serio: </span></div><div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">“Noooo guardi, sto per entrare in sala operatoria, non posso proprio risponderle…”.</span></div><div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Come dite? Vito, un chirurgo? </span></div><div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Che personcine ingenue che siete…
</span></div><div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">P.S.</span></div><div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">ragazzi che lavorate nei call center, spero sia chiaro che questo post è poco più di uno scherzo. Io non ce l'ho con voi, io ce l'ho con i call center in quanto tali. </span></div><div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Che sono aziende che, se operano nel rispetto delle regole, hanno tutto il diritto di esistere. Ma che per loro natura sono fastidiose.</span></div><div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Del resto capiterà anche a voi di trovarvi qualche volta dall'altra parte della barricata, a ricevere le telefonate di vostri colleghi che vogliono vendervi a tutti i costi un abbonamento per fare trading on line mentre sul conto non avete neanche i soldi per comprarvi una pizza.</span></div><div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">E non ditemi che in questi casi non avete la tentazione di dire:</span></div><div><span style="font-family: georgia; font-size: large;">“Noooo guardi, sto per entrare in sala operatoria, non posso proprio risponderle…”.</span></div><div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><br /></span></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnQogx0cCC7YSrC62DZrcMqgHn40LdzHsCdYqX27fRkg2MNp8kZosoGSYV3NDr7UHlN4JcVpGLcDrWh3KlbMrgUlLv1us6eZSquBDuuLLO8-LeJSahm8odItPmP093l6Rx9SnSUzFRxZ714gb-cze0Eazy2rePHbu7HMZSnMWGKz2akzMmAgBUl_R9/s1280/ED-img15911251.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="820" data-original-width="1280" height="205" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnQogx0cCC7YSrC62DZrcMqgHn40LdzHsCdYqX27fRkg2MNp8kZosoGSYV3NDr7UHlN4JcVpGLcDrWh3KlbMrgUlLv1us6eZSquBDuuLLO8-LeJSahm8odItPmP093l6Rx9SnSUzFRxZ714gb-cze0Eazy2rePHbu7HMZSnMWGKz2akzMmAgBUl_R9/s320/ED-img15911251.jpg" width="320" /></a></div><br /><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><br /></span></div>Silvio Donà (bloggocomeposso)http://www.blogger.com/profile/07291797920719583294noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1147283150523718265.post-7883436126658179202022-01-09T18:24:00.002+01:002022-01-10T09:19:02.828+01:00VACCINI, ARMADILLI E GENERE UMANO<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Verdana",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Premessa: questo post NON è
rivolto a chi è convinto che il COVID non esista e/o ai NO VAX.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Verdana",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Lo dico subito perché non ho
voglia di fare polemiche, che stamattina mi sono svegliato col collo
irrigidito, ho dormito male e a pranzo c’è pure il minestrone!<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Verdana",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Questo post è rivolto a
quelli che credono alla scienza ufficiale e pensano che i vaccini siano un
rimedio utile a contenere la diffusione della pandemia. Scrivo SOLO per loro.
D’accordo?<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Verdana",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Detto ciò, in realtà questo
non è tanto un post sui vaccini, quanto piuttosto sulla generosità. O sulla
carenza di generosità. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Verdana",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">È una cosa su cui riflettevo
in questi giorni, partendo da me stesso e dalla domanda: perché ho fatto il
vaccino?<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Verdana",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">La prima ragione è che io questa
malattia non me la voglio beccare. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Verdana",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Non è la paura di morire (la
percentuale di decessi tra i contagiati che non hanno patologie pericolose non
è così alta da scatenarmi il terrore); è piuttosto la preoccupazione di prendere
il COVID in modo serio, perché si sta parecchio male e perché sento troppe
persone che, anche dopo averlo superato, si trascinano per settimane e talvolta
per mesi le conseguenze e gli effetti collaterali. </span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Verdana",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">A me questo basta e avanza
per decidere di vaccinarmi. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Verdana",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Considerazioni mie, fatti
miei, eventuali conseguenze sempre mie. Punto.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Verdana",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Seconda ragione, per certi
versi più forte della prima: voglio diminuire la probabilità di trasmettere
l’infezione ai miei familiari.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Verdana",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Penso che praticamente tutti
quelli che si vaccinano partano da queste due motivazioni (a parte quelli che
tentennano considerando che, con un po’ di fortuna, potrebbero infettare la
suocera…).<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Verdana",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">La questione su cui
riflettevo è: sono ragioni sufficienti? <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Verdana",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Per raggiungere un alto
numero di vaccinati forse sì. Per tenere in piedi le strutture sfilacciate e
cadenti della nostra società cosiddetta “civile”, mi sa di no.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Verdana",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Manca una motivazione
ulteriore: vaccinarsi pensando al bene degli ALTRI, intesi non come piccola
tribù familiare, ma come comunità. O, a voler essere “filosofici”, intesi come
umanità. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Verdana",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">(NOTA: anche quelli che non
vivono nel mondo occidentale, ma in paesi poveri, che non hanno i soldi per
comprare i vaccini, sono UMANITA'. Lo dico giusto per amore di precisione,
eh?).<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Verdana",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Quello, insomma, che una
volta si chiamava “senso civico” o “senso di responsabilità”.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Verdana",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">È una motivazione che resta
sullo sfondo, che si cita alla fine nei discorsi ufficiali e nelle
dichiarazioni formali di intenti. Tipo i titoli di testa dei film in cui, dopo
l’elenco degli attori principali e secondari, compare la scritta: “con la
partecipazione straordinaria di…”. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Verdana",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Se questa ulteriore
motivazione non entra nell’elenco di quelle che ci hanno spinto a farci pungere
dalla siringa, allora mi sa – e lo ripeto a me per primo - che c’è qualcosa che
non va.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Verdana",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">L’individualismo, che è la
matrice e il corollario apparentemente inevitabile della nostra società fondata
sul consumo e sulla ricerca del successo personale, tende per sua natura a
smantellare il senso di appartenenza a una comunità, a un gruppo, a un contesto
sociale. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Verdana",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">In molti, però, ci illudevamo
resistesse, a mo' di zoccolo duro, la comune considerazione dell'imprescindibilità
del bene fondamentale della SALUTE. Se la ricchezza è per definizione per pochi
– poiché ci vogliono un sacco di poveri perché possano esserci pochi ricchi -
il diritto alla salute ci sembrava dovesse per forza essere di tutti e che ognuno
non potesse non volerlo non solo per se stesso, ma anche per gli altri. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Verdana",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Invece il timore è che anche
questo totem si stia sgretolando e che oggi il retropensiero sia: mi vaccino
per me e per quelli che mi stanno a cuore e gli altri che si fottano, fatti
loro. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Verdana",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Infatti i social sono pieni
di frasi del tipo: “io ho deciso…”, “io per me…”, “io però…”, “Io alla fine…”. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Verdana",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Sia per spiegare i no che
per spiegare i sì.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Verdana",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Io, io, io e ancora IO.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Verdana",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Con l'esplosione del COVID e
il primo lock down ci siamo raccontati che la pandemia poteva farci riscoprire
il senso profondo del vivere insieme, che fare fronte comune contro il pericolo
avrebbe potuto cementarci, riavvicinarci. Ci siamo gridati dai balconi che
sarebbe andato “tutto bene”!<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Verdana",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Non è successo. Il gregge,
che si era istintivamente compattato all’arrivo dei primi fulmini, si è poi
disperso, parcellizzato, cercando rifugio dove meglio ha trovato riparo. I
lunghi e ripetuti temporali hanno fiaccato la voglia di reagire tutti insieme. L’esasperazione
ci ha portati a un: “ognuno per sé; si salvi chi può”.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Verdana",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Il punto di arrivo sono i
commenti astiosi e crudeli del tipo: “chi non si vuole vaccinare che crepi”; “che
venga cacciato dagli ospedali”. Insomma, chi “sbaglia” paghi. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Verdana",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Come se poi ognuno di noi
non fumasse troppo (“meritandosi” un tumore ai polmoni), non mangiasse troppo
(“meritandosi” un ictus per le arterie intasate), non guidasse troppo veloce
(“meritandosi” di schiantarsi contro un muro) e via dicendo. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Verdana",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">E, come al solito, da bravi
occidentali che consumano senza rimorso due terzi delle risorse del pianeta,
facciamo tutti insieme silenziosamente finta che la pandemia non stia colpendo
anche la gente che vive nei paesi poveri o sottosviluppati. Contesti in cui
essere PRO VAX o NO VAX non significa nulla perché tanto i VAX col cazzo che
arrivano. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Verdana",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Se li sono comprati tutti i
paesi più ricchi. Cioè noi.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Verdana",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Una reazione da armadillo,
che si arrotola a palla di fronte ai pericoli, che ci rende più piccoli,
umanamente più poveri, socialmente più soli, eticamente più miseri. E, per
assurdo, fa un favore alla diffusione del virus permettendogli di proliferare e
mutare indisturbato in buona parte del pianeta, aumentando le probabilità che salti
fuori la variante "fortunata" in grado di aggirare i vaccini.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Verdana",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Al di là e oltre la
questione sanitaria, è forte la sensazione che oggi più che mai non basti fare
la scelta “giusta” per se stessi, nel senso di più razionale, efficace,
funzionale rispetto al rischio pandemico, ma che sia importante farlo anche con
le motivazioni giuste, non guardando solo all’orizzonte limitatissimo dell’incolumità
del proprio nucleo familiare.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Verdana",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Perché non dobbiamo solo
salvarci la pelle e passare avanti. Non basta.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Verdana",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Dobbiamo anche salvare il
senso di comunità, l’appartenenza al genere umano.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Verdana",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">La pandemia è un problema grave
che speriamo, tra qualche anno, di lasciarci alle spalle, ma l’umanità vive
problemi ancora più grandi e più gravi. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Verdana",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Impossibile non pensare all’inquinamento
e al mutamento del clima. Un dramma epocale che non è pensabile affrontare come
singoli o in piccoli gruppi, abbassando la testa e chiudendosi a riccio. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Verdana",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Non c’è vaccino che possa
salvarci se il mondo diventerà un luogo inadatto alla vita.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Verdana",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Gli ottusi che si ostinano a
negare il cambiamento del clima e i singoli che, pur essendone terrorizzati,
pensano solo a comprarsi un condizionatore più potente, alla fine creperanno
insieme.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Verdana",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Ci sono cose, e tra queste
anche la pandemia, che si possono affrontare solo guardando avanti tutti INSIEME.
<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Verdana",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">E se proprio non sarà
possibile ritrovare un senso di comunità, che a spingerci sia quanto meno lo spirito
di conservazione, con la consapevolezza che non esiste nessuna soluzione
miracolosa che può giungere dall’alto (Dio, i Governi, gli Alieni, i
Rettiliani, l’Immane Botta di Culo) e che solo un cambiamento radicale e
generalizzato del nostro stile di vita consentirà al genere umano di
sopravvivere.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Verdana",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">In quanto abitanti dello
stesso (piccolo) pianeta, nessuno può pensare di essere una singola gemma che
brilla da sola, divertendosi a fare ombra agli altri.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Verdana",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Siamo invece gli anelli di
un'unica catena.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Verdana",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">È un dato di fatto.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Verdana",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Che ci piaccia o no.<o:p></o:p></span></p>
<p><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 12pt; text-align: justify;"> </span> <table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiw_FbQ7-Qpu5f_1N47WBaYMd3M7OakhAATxhyI87ZPu6QGatwvCfbf5jDuzs1hJUKs76bOvZ5gUXBkGrhDEONJ9Uawv0cTFhs1XJNuZNo_o8PF82WAizn5OoKs53ZzXx3oFbLOSJu4N3I9yFUIlNyCSIUGC7VGTNiKYkiFkO_KpIkqQU5_a7jqAm8N=s696" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="522" data-original-width="696" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiw_FbQ7-Qpu5f_1N47WBaYMd3M7OakhAATxhyI87ZPu6QGatwvCfbf5jDuzs1hJUKs76bOvZ5gUXBkGrhDEONJ9Uawv0cTFhs1XJNuZNo_o8PF82WAizn5OoKs53ZzXx3oFbLOSJu4N3I9yFUIlNyCSIUGC7VGTNiKYkiFkO_KpIkqQU5_a7jqAm8N=w400-h300" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;"><b>L'immagine dell'Armadillo di Zerocalcare c'entra poco. E' solo una scusa per dire a Michele che è un grande e che scrive alcuni dei più bei testi in circolazione!!!</b></span></td></tr></tbody></table><br /></p>Silvio Donà (bloggocomeposso)http://www.blogger.com/profile/07291797920719583294noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1147283150523718265.post-5320833113986080312022-01-05T15:26:00.003+01:002022-01-05T15:26:42.863+01:00THE CHIPS AND THE SECRET STRATEGY OF BIG PHARMA<p> <span style="font-family: Tahoma, sans-serif; font-size: 12pt; text-align: justify;">Fuori da un bar chiacchiero
con un amico.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Gli sto raccontando che ho
fatto la terza dose di vaccino.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Un tizio che fuma lì accanto
scuote la testa e ci guarda con commiserazione.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">“Lo sai che vuol dire terza
dose?“ mi apostrofa.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Vorrei evitare discussioni
che, già lo so, non porteranno da nessuna parte, ma purtroppo sono penalizzato
da quel problema irrisolvibile che è l’educazione (colpa di mia madre!) e finisco
per girarmi e, sia pure a malincuore, per rispondere.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">“Che vuol dire terza dose?”.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">“Che ti hanno iniettato non
uno, ma tre chip. Contento tu…”.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Dovrei evitare, lo so, dovrei
stare zitto. Invece siccome oltre al difetto dell’educazione ho anche quello
dell’essere tignoso, parlo.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">“Che senso ha iniettarmi tre
chip? Ne basta uno no?”<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">“Eh, ma tu ne hai fatti tre
di vaccini!”<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">“Ma così i chip vanno in conflitto.
Che coglioni quelli del Governo”.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Il tizio resta un attimo
perplesso. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">“Chi l’ha detto che vanno in
conflitto?”<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">“Ma è logico no? Tre chip… se
sono programmati per controllarci manderanno tre input uguali. Fanno un casino!”<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">La sigaretta si consuma tra
le dita del tizio che mi fissa interdetto.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">“Ma no, forse allora il chip
è solo nel primo vaccino e poi lo sanno che hai già il chip e le altre volte
non te lo mettono più…”.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">“Allora tutti gli infermieri del
mondo devono essere collusi con chi ha organizzato questo controllo di massa, perché
devono sapere in quali siringhe c’è il chip e in quali no”<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Il tipo butta la sigaretta per
terra e la spegne col piede. Sembra intenzionato ad andarsene, ma adesso sono io
che non mollo la presa.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">“Che poi… che stronzata usare
i vaccini per metterci dentro il chip no? È un metodo poco pratico perché si sa
che c’è parecchia gente che non lo fa il vaccino”.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">“Eh…” bofonchia l’altro, non capendo
dove voglio andare a parare.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">“Io non penso che Big Pharma
sia così scema, quelli sono furbi”<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">“Disonesti!”<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">“Si si disonesti, ma anche
furbi. Pensaci… se tu fossi Big Pharma, lo metteresti nel vaccino il chip? No,
tu che sei furbo lo metteresti…” resto in sospeso e lo guardo.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">“Dove?” chiede, incuriosito.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">“In un medicinale che
prendono tutti, volontariamente, senza farsi problemi”<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">“Ah…”<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">“Ascolta me, quelli che
dicono che il chip è nel vaccino ci prendono per il culo. È una falsa notizia
che serve a depistarci e a mandarci in confusione. È di tutta evidenza che il
chip è…”<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">“È?” ripete lui con lo
sguardo calamitato dal mio.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">“Negli analgesici no?”<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">“Gli analgesici?”<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">“Ma sì, cos’è che prendiamo
tutti almeno una volta nella vita? Un analgesico! Per il mal di testa, per il
mal di denti, per il mal di pancia! Aspirina, Tachipirina, Brufen! Ecco dove
mettono il chip, altro che vaccino! Perché quelli li prendiamo tutti senza
porci problemi, senza farci domande. Si butta giù la pillola con un po’ d’acqua,
quella si scioglie, il chip si attacca con un micro-uncino alle pareti dello
stomaco e... Zac! Il gioco è fatto!”<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Gli strizzo l’occhio con fare
d’intesa, del tipo: noi si che ci capiamo.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Il tizio non dice più niente,
ma si vede che la cosa lo ha scosso. Sta di sicuro pensando a quanti
antidolorifici ha preso in vita sua. Ad un tratto però gli viene in mente una
cosa.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>“Aspetta… ma l’hai detto tu prima che troppi
chip insieme è facile che vanno in conflitto… così allora se ne buttiamo giù a
decine nella vita…”<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Io sorrido.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">“Ecco, vedi?”<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">“Vedi cosa?”<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">“Vedi che se ti soffermi un
po’ a pensare con la tua testa ci arrivi?”<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">“A cosa?”<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">“A capire che sto fatto dei
chip è una stronzata”, concludo serafico.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Lui mi guarda, ci mette un po’,
ma alla fine capisce che lo stavo prendendo in giro. </span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: Tahoma, sans-serif; font-size: 12pt;">E si incazza.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">“Vaffanculo!” <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">“Ecco! Appunto! Finalmente
hai intuito il vero modo in cui inseriscono i chip nella gente!”<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Vorrebbe rimandarmi al diavolo,
ma è confuso.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">“Le supposte!” sussurro con
aria da cospiratore.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Il tizio diventa rosso, mi
manda a cagare con un gesto della mano, si volta e se ne va a grandi passi.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Io rido. Scuoto la testa. Mi giro
verso il mio amico.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Mi aspetto di vedergli un
sorriso sulle labbra, invece è pallido. Lo guardo interrogativamente.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">“La settimana scorsa… Avevo
solo quelle a casa per la febbre… e me ne sono messe un paio…”<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Mormora spaventato.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Ho la tentazione di
rincorrere il tizio della sigaretta per andarmi a prendere un caffè con lui…<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"><o:p> <table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEg22JvDj94lhNXfGWtmGI5DUOigmZ4PRx_ogE-O2rjbkq4TGmKBdH85W2jTYWI-Y7dKEzDw8_BQF7wYqv9RWmcmsktRh3YqDRL6nIjTGUerk66dquVTkMdRGqhW8Yzkxo1As87Z0ingdpmd5ue_0XAgC-jwyEul2RNRnExcBI_tgH8aT7YkPzZ37Iiw=s674" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="665" data-original-width="674" height="316" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEg22JvDj94lhNXfGWtmGI5DUOigmZ4PRx_ogE-O2rjbkq4TGmKBdH85W2jTYWI-Y7dKEzDw8_BQF7wYqv9RWmcmsktRh3YqDRL6nIjTGUerk66dquVTkMdRGqhW8Yzkxo1As87Z0ingdpmd5ue_0XAgC-jwyEul2RNRnExcBI_tgH8aT7YkPzZ37Iiw=s320" width="320" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b>Capsula per il trasporto dei chip.</b></td></tr></tbody></table><br /></o:p></span></p>Silvio Donà (bloggocomeposso)http://www.blogger.com/profile/07291797920719583294noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1147283150523718265.post-49708394081886037512021-12-02T16:17:00.000+01:002021-12-02T16:17:04.148+01:00MASCHERINE. Tipologie di utilizzatori. <p> </p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: verdana;">Mascherine. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: verdana;">Ovvero quell’indispensabile accessorio che, in via teorica, dovrebbe
coprire naso e bocca per ridurre la circolazione di virus in presenza di altri esseri
umani.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: verdana;">Per fortuna molti hanno preso seriamente l’idea che questo oggetto
possa avere una notevole utilità pratica, ma è esperienza comune che venga
talvolta indossato e “interpretato” dai suoi utilizzatori nei modi più
disparati e più creativi.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: verdana;">Senza pretese di esaustività, ho provato a caratterizzare alcune di queste
tipologie umane.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: verdana;"><span style="mso-list: Ignore;">·<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span></span>QUELLO CHE SI PROTEGGE LE TASCHE DAL CONTAGIO. In
realtà non usa la mascherina, ma la tiene in tasca, per poi ripescarla
precipitosamente nel caso in cui sbuchi un Tutore dell’Ordine di qualsivoglia
natura (Poliziotto, Carabiniere, Finanziere; Vigile Urbano, Guardia Forestale,
Ausiliario del Traffico, Capo Scout, Messo Comunale) da cui teme di beccarsi
una multa.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: verdana;"><span style="mso-list: Ignore;">·<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span></span>QUELLO CHE ADORA LE SCIARPE. La mascherina c’è,
ma è portata sotto il mento, sul collo, tipo pashmina. In questo modo le
orecchie gli calano verso il basso con un tenerissimo effetto “Nano Cucciolo”
che lo rende davvero adorabile.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: verdana;"><span style="mso-list: Ignore;">·<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span></span>CAPPELLO ANTIVIRUS. Interpreta la mascherina in
modo opposto e alternativo all’uomo che adora le sciarpe. Lui la mascherina la
solleva sulla fronte, talvolta proprio sulla sommità del capo, dove la scorda,
finendo per farcisi anche la doccia. Poi si stupisce se i capelli non vengono
morbidi.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: verdana;"><span style="mso-list: Ignore;">·<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span></span>IL SALISCENDI. Eterno indeciso o cronico
insofferente, passa tutto il tempo a spostare la mascherina di qua e di là, più
su o più giù, un po’ a destra un po’ a sinistra, toccandola ripetutamente in
ogni dove in modo da renderla l’oggetto potenzialmente più virale e pericoloso dell’universo.
Una singola mascherina di proprietà di un utilizzatore di questo tipo, abbandonata
in un luogo pubblico, è in grado di infettare una città di medie dimensioni con
almeno 7 tipi di virus differenti, un paio dei quali sconosciuti alla scienza
ufficiale.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: verdana;"><span style="mso-list: Ignore;">·<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span></span>QUELLO CHE SOLO LA BOCCA E’ PERICOLOSA. Porta la
mascherina sulla bocca lasciando scoperto il naso. Evidentemente questo
soggetto è convinto che il naso non serva per respirare ma solo per estrarvi, con
accurate spedizioni speleologiche, caccole di varie forme durante le soste in
macchina al semaforo. Oppure ha un naso di notevoli dimensioni e spera che le
donne che incontra credano al becero luogo comune che dice che ci sarebbe una
relazione diretta tra le dimensioni del naso e quelle del pene. Temo che tale
luogo comune abbia scarso fondamento scientifico, mentre è molto più probabile
che vi sia una relazione diretta tra il fare cose insensate, tipo indossare
mascherine lasciando libero il naso di respirare virus, e le dimensioni modeste
del cervello.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: verdana;"><span style="mso-list: Ignore;">·<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span></span>QUELLO CONVINTO DI ESSERE CIRCONDATO DA SORDI. Costui
tiene diligentemente la mascherina su naso e bocca… fino a quando non deve
parlare con qualcuno. Allora la abbassa per farsi sentire meglio, sputacchiando
doppler a mitraglia a distanza talvolta superiore a quella a cui un essere
umano medio è in grado di lanciare un sampietrino durante i simpatici
battibecchi coi Celerini alle manifestazioni di protesta.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoListParagraphCxSpLast" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: verdana;"><span style="mso-list: Ignore;">·<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span></span>QUELLO CHE SPERA LA PANDEMIA NON FINISCA MAI.
Tiene la mascherina perfettamente posizionata a protezione di gran parte del
viso, lasciando scoperti solo gli occhi. Dal punto di vista della lotta al
proliferare dei virus è un soggetto encomiabile. Peccato che la motivazione
vera sia che sotto la mascherina è brutto come la fame e che la mascherina gli
serva per nascondersi più che per proteggersi. Andrebbe tutto bene se non fosse
che, per poter continuare a nascondersi dietro la mascherina, passa il tempo
libero a starnutire apposta sulle maniglie delle porte… </span><o:p></o:p></p><p class="MsoListParagraphCxSpLast" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;"><span style="font-family: verdana;"><br /></span></p><p class="MsoListParagraphCxSpLast" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;"><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0iZsYaHXR8IgcRC_mQZkvvx_TAHaYsAUtCjqmMt1HbWnriwXLEliaHFBZKtuaQlZ6M8W7bZf7qfGKGFIBO54q5XqbShWeCVJ2UNrk5WlGKjFyCXqezoYbyqP01_fw94o2mqoL6ku7HFo/s4224/IMG_20201223_101721.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="3136" data-original-width="4224" height="238" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0iZsYaHXR8IgcRC_mQZkvvx_TAHaYsAUtCjqmMt1HbWnriwXLEliaHFBZKtuaQlZ6M8W7bZf7qfGKGFIBO54q5XqbShWeCVJ2UNrk5WlGKjFyCXqezoYbyqP01_fw94o2mqoL6ku7HFo/s320/IMG_20201223_101721.jpg" width="320" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">...cacchio guardi?</span></td></tr></tbody></table><br /><span style="font-family: verdana;"><br /></span></p>Silvio Donà (bloggocomeposso)http://www.blogger.com/profile/07291797920719583294noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1147283150523718265.post-26804921924667803112018-04-18T15:31:00.002+02:002021-12-02T16:43:46.629+01:00LA TERMINOLOGIA AZIENDALE SPIEGATA AI NEOASSUNTI.<br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 7.5pt;">
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 7.5pt;">
<br />
<br />
<span style="color: #1d2129; font-family: "bookman old style" , serif; font-size: 12pt;"><span style="color: black; font-family: "times new roman";">
</span><br />
</span><br />
<div style="background-attachment: scroll; background-clip: border-box; background-image: none; background-origin: padding-box; background-position: 0% 0%; background-repeat: repeat; background-size: auto; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 7.5pt;">
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 7.5pt;">
<br /><br />
<span style="color: #1d2129; font-family: "bookman old style" , serif; font-size: 12pt;"><span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Premessa.</span></b></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Troppo spesso ai neoassunti vengono
fatti rapidi e sommari corsi di formazione che non gli forniscono in realtà
strumenti davvero utili per capire il contesto in cui sono entrati.</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">In particolare i neoassunti non sempre
comprendono che gli ambienti lavorativi hanno un loro codice, utilizzano un
linguaggio criptico, per iniziati, che è necessario conoscere per capire
realmente cosa accade intorno e come si devono comportare.</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Per questa ragione, da scafato
frequentatore di uffici, ho sentito l’esigenza di predisporre questo agile
prontuario ad uso e consumo dei giovani lavoratori.</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">LA TERMINOLOGIA AZIENDALE SPIEGATA AI NEOASSUNTI.</span></b></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span></b></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">QUANDO TI DICONO:</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Devi avere attitudine al cambiamento!</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">SIGNIFICA:</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Vai dove dico io, quando lo decido io a
fare quello che dico io!</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">QUANDO TI DICONO:</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Devi essere flessibile!</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">SIGNIFICA:</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Piegati a 90 gradi e girati di spalle…</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">QUANDO TI DICONO:</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Devi coltivare la resilienza!</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">SIGNIFICA:</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Te la devi far piacere pure se non ti
piace!</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">QUANDO TI DICONO:</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">La congiuntura è stata sfavorevole…</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">SIGNIFICA:</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Mettiti l’animo in pace che il premio di
produzione non lo vedi manco quest’anno!</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span></b></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">QUANDO TI DICONO:</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Tranquillo, la promozione è solo
rimandata…</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">SIGNIFICA:</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Scordatela, dobbiamo promuovere il
nipote del capo!</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">QUANDO TI DICONO:</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">La nostra azienda riconosce il merito!</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">SIGNIFICA:</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">…del nipote del capo.</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">QUANDO TI DICONO:</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">La nostra azienda è un grande famiglia!</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">SIGNIFICA:</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">A regazzì, i figli mica chiedono
l’aumento ai genitori, no?</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">QUANDO TI DICONO:</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Io sono un capo aperto ai suggerimenti
dei dipendenti!</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">SIGNIFICA:</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Dimmi sempre di sì e andremo d’accordo…</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">QUANDO TI DICONO:</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Questo è un ambiente di lavoro giovane e
dinamico!</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">SIGNIFICA:</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Siccome facciamo contratti da fame e sfruttiamo
la gente, qui c’è un turn over continuo…</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">QUANDO TI DICONO:</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">È un trasferimento solo temporaneo…</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">SIGNIFICA:</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Comprati casa che tanto da lì non torni
più…</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">QUANDO TI DICONO:</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Sono le difficili sfide del mercato
globalizzato…</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">SIGNIFICA:</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Minchia. Pure quest’anno i cinesi
c’hanno fregati!</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">QUANDO TI DICONO:</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Cogliere le opportunità della delocalizzazione…</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">SIGNIFICA:</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Figa! Abbiamo trovato un call center in
Albania dove i dipendenti li paghiamo la metà!</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">QUANDO TI DICONO:</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Per noi i dipendenti sono persone!</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">SIGNIFICA:</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Ma appena riusciamo a sostituirli coi
computer e coi robot…</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">QUANDO TI DICONO:</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">La nostra azienda ha una grande
attenzione per le neo mamme!</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">SIGNIFICA:</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">La nostra azienda sta attenta a non
assumere donne in età riproduttiva…</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">QUANDO TI DICONO:</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">La nostra azienda dà spazio anche ai
lavoratori con disabilità!</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">SIGNIFICA:</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Quel cazzo di monco che abbiamo assunto
per avere gli sgravi fiscali non le può fare coi piedi le fotocopie?</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">QUANDO TI DICONO:</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Bisogna imparare a coordinare le
esigenze familiari con quelle di lavoro…</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">SIGNIFICA:</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Ma non ci puoi mandare tuo nonno col
deambulatore a prendere il bambino dall’asilo?</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">QUANDO TI DICONO:</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Purtroppo ci sono esigenze di carattere
organizzativo…</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">SIGNIFICA:</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span><br />
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Scendi a cercare uno scatolone per
mettere le tue cose…</span></div>
<span style="color: black; font-family: Times New Roman;">
</span></span><br /></div>
</div>
</div>
</div>
<div style="background: white; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 7.5pt;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "bookman old style" , serif; font-size: 12pt;"> </span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEioQUUOd1J5RoIComliy4WX9Vazcrm9O3VsWk89Gw9CeVqUiDbv-KcAGdRQ8NPK2WaASjrnVS9hhi_nfpb-fcmDlLHYisxFKWfGLKLqZHt1xhiLx-alKVVce_FhVwBV31TLaUABuE5UJBA/s1600/mortevillaggio_656_ori_crop_MASTER__0x0_jpg.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="492" data-original-width="656" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEioQUUOd1J5RoIComliy4WX9Vazcrm9O3VsWk89Gw9CeVqUiDbv-KcAGdRQ8NPK2WaASjrnVS9hhi_nfpb-fcmDlLHYisxFKWfGLKLqZHt1xhiLx-alKVVce_FhVwBV31TLaUABuE5UJBA/s1600/mortevillaggio_656_ori_crop_MASTER__0x0_jpg.png" /></a></div>
<br />
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "bookman old style" , serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;"> </span></div>
<span style="background-color: white;"></span><br /></div>
Silvio Donà (bloggocomeposso)http://www.blogger.com/profile/07291797920719583294noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1147283150523718265.post-41291060561145892592017-11-10T15:21:00.001+01:002017-11-10T15:21:16.655+01:00LA STANCHEZZA DELLO SCRITTORE<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica" , sans-serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Quando gli scrittori parlano
del loro lavoro, raccontano di solito l’entusiasmo che li muove, descrivono la
complessità del processo creativo o, magari, recriminano sulle incongruenze del
sistema editoriale del nostro paese.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica" , sans-serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Qualche autore arriva a raccontare
il “dramma” del blocco da pagina bianca. </span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica" , sans-serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Più raro, invece, trovare
uno scrittore che parli della “fatica” di scrivere e di come a volte non si
riesca a trovare le energie mentali per portare avanti i propri progetti.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica" , sans-serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Lo so che è difficile per
chi non scrive vedere la scrittura come un’attività faticosa. Non si sollevano
pesi, non si compilano moduli, non c’è un capo rompiballe che ti sta col fiato
sul collo, non ci sono colleghi insopportabili con cui condividere le giornate.
</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica" , sans-serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Scrivere appare come un
hobby e quindi, per definizione, qualcosa di rilassante. </span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica" , sans-serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">“Beato te che scrivi… che
ti rilassi in questo modo… che ti svuoti la testa…”.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica" , sans-serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Sticazzi! (Traduz: non
funziona così).</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica" , sans-serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Forse scrivere un
raccontino ogni tanto, a tempo perso, può essere uno “svuota testa”, ma portare
avanti seriamente un progetto complesso come un romanzo, un saggio, una
sceneggiatura, richiede, al contrario, la capacità di essere
completamente, con tutta la testa, dentro la storia a cui stai lavorando. </span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica" , sans-serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Scrivere a tempo perso significa, con quasi matematica certezza, scrivere porcherie. I
buoni romanzi, le buone storie, vengono da gente che applica le proprie
migliori energie con costanza, per mesi, a volte per anni, al testo che sta scrivendo. </span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica" , sans-serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Personalmente, non facendo
lo scrittore come mestiere principale e dovendo ritagliare a fatica il tempo
per la scrittura, il mio più grande cruccio, per tutti i romanzi che ho
pubblicato, è quello di non avere avuto a disposizione il tempo e la
concentrazione che avrei desiderato. Alla fine le cose che ho pubblicato sono il
massimo che sono riuscito a fare col tempo e le forze a disposizione, per cui
convivo ogni volta con la fastidiosa sensazione di non avere espresso fino in fondo il mio potenziale.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica" , sans-serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">In genere il non addetto
ai lavori non ha percezione della quantità di tempo e della costanza dell’impegno che la
scrittura richiede. </span><br />
<span style="font-family: "helvetica" , sans-serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;"><br /></span><br />
<span style="font-family: "helvetica" , sans-serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Vi confesso che prenderei a schiaffi quegli autori e registi che
raccontano al cinema storie di scrittori in crisi che poi ad un tratto,
ritrovata “l’ispirazione” (ispirazione? Che cavolo sarebbe l’ispirazione? Da
quando in qua uno scrittore serio scrive solo quando ha l’ispirazione, ma
scherziamo?), si mettono a digitare all’impazzata sulla tastiera e in un paio
di notti di lavoro folle e disperato, tra un whisky e una sigaretta, tirano
fuori una fantastica novella o, magari, con qualche settimana di applicazione,
un romanzo che vendere milioni di copie e li fa diventare ricchi e famosi. </span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica" , sans-serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Ma de che? (Come dicono a
Roma).</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica" , sans-serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">E così arrivano quei
periodi, a volte brevi, altre volte lunghi e deprimenti, in cui uno scrittore -
magari perché attraversa una fase complicata della sua vita, in cui le
difficoltà del quotidiano esauriscono le energie a disposizione - sente il
“peso” (soprattutto mentale, ovviamente) della scrittura come troppo gravoso.
Non è il desiderio di raccontare storie a essere venuto meno e non è neanche
una questione di blocco da pagina bianca. Al contrario ci sono magari storie
già iniziate, delle quali si è già decisa la trama, che aspettano solo di
essere messe nero su bianco, ma alle quali non si riesce a dedicare tempo e
fatica perché si è "in riserva".</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica" , sans-serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Poi va detto che anche
nella scrittura è importante avere un obiettivo, una prospettiva concreta per
cui lavorare. È vero che più che in altre attività la scrittura trova ragione,
senso e compimento in sé stessa, al punto che moltissimi scrittori scrivono per
anni con passione anche quando non hanno nessuno che pubblica e legge quello
che scrivono, ma mi sembra ovvio che la concreta prospettiva di pubblicare un
romanzo e/o di vendere un soggetto o una sceneggiatura è qualcosa che aiuta in
modo decisivo a trovare forze e motivazioni per rimettersi in moto.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica" , sans-serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Personalmente ho
sperimentato di recente, in un periodo in cui non riesco a portare avanti
seriamente progetti di scrittura, l’importanza anche soltanto di condividere un
progetto con un altro autore, nel caso di specie la scrittura di una nuova
sceneggiatura con il mio amico/socio Antonio. Fa niente che non sappiamo se
troveremo mai una casa di produzione interessata: il fatto stesso di lavorare
in due, che il mio contributo sia necessario ad arrivare in fondo, mi ha
aiutato a trovare quella concentrazione e quelle energie che mi sembrava di non
avere.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica" , sans-serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Ma la scrittura, per
fortuna, non è l’infatuazione di un momento. La scrittura è un grande amore che
è lì, c’è, e non si esaurisce, nonostante la fatica. O magari, a voler essere
più cinici, è una malattia cronica, da cui non si guarisce, che prima o poi
ritorna prepotente. Perciò anche nella pesantezza di questi ultimi mesi non mi
dispero del tutto. Confido nel fatto che la fiamma sia, come sempre, accesa.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica" , sans-serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Torneranno le energie
sufficienti a vincere la pigrizia, a tenere concentrata la mente, a costruire
mattone su mattone, riga su riga, paragrafo su paragrafo, revisione su
revisione, correzione su correzione, ripensamento su ripensamento, riscrittura
su riscrittura, una nuova storia. </span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica" , sans-serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Anche senza whisky e senza
sigarette, anche senza inquadrature fichissime con lo skyline della città di
notte sullo sfondo (nella stanzettina in cui scrivo non c’è manco una
finestra…).</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica" , sans-serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Un nuovo romanzo con cui non
vincerò nessun premio e non diventerò milionario.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica" , sans-serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Sarò solo (parzialmente)
soddisfatto di me.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica" , sans-serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;"> </span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_jnJAJcWksNx5VPjCOfI2aLSHdG79vr5g2yTmUWdj3lZoZpH5rjOsCjTsGXjNOtXsuUiL_24GBXTswbxbhoPT5hv7Mb8Jc6OoHVD4tmj7BLUtN4De86191x9BSWnSBC6aLwOqevQrY7o/s1600/.facebook_1509109609870.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="706" data-original-width="565" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_jnJAJcWksNx5VPjCOfI2aLSHdG79vr5g2yTmUWdj3lZoZpH5rjOsCjTsGXjNOtXsuUiL_24GBXTswbxbhoPT5hv7Mb8Jc6OoHVD4tmj7BLUtN4De86191x9BSWnSBC6aLwOqevQrY7o/s1600/.facebook_1509109609870.jpg" /></a></div>
<br />
<br /></div>
Silvio Donà (bloggocomeposso)http://www.blogger.com/profile/07291797920719583294noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1147283150523718265.post-37987898048285649672017-08-31T15:16:00.000+02:002017-08-31T15:18:06.311+02:00SCRITTORI DI SERIE A<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "lucida sans" , sans-serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Aspirazioni e
aspettative cambiano con gli anni.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "lucida sans" , sans-serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Quando nel 2009 ho
pubblicato “Pinocchio.2112” e l’ho visto sugli scaffali di una libreria, ho
sentito di avere realizzato il sogno di una vita: in quel momento mi sono
sentito appagato.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "lucida sans" , sans-serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Poi, però, è subentrato
il desiderio di pubblicare ancora, e</span><span style="font-family: "lucida sans" , sans-serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">d effettivamente nel 2011 ho pubblicato “Luisa
ha le tette grosse”, nel 2012 “Nebbie”, nel 2015 “Extasia” e quest’anno “La
ragazza che non sapeva respirare le nuvole”.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "lucida sans" , sans-serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Dovrei
sentirmi soddisfatto. Infatti in parte lo sono. </span></div>
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "lucida sans" , sans-serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Però…</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "lucida sans" , sans-serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Però la mente umana, per sua natura, raggiunto un obbiettivo tende inevitabilmente a focalizzarsi
su un altro. </span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "lucida sans" , sans-serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Premesso che non penso che il valore
di uno scrittore dipenda dalla casa editrice con cui pubblica o dalla mole
delle sue vendite, credo </span><span style="font-family: "lucida sans" , sans-serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">che l’aspirazione,
non dico alla “fama” e alla “ricchezza”, ma almeno alla visibilità e a una remunerazione
decente del proprio lavoro creativo, siano legittime.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "lucida sans" , sans-serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Proviamo a fare una
metafora calcistica. </span></div>
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "lucida sans" , sans-serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Se paragoniamo Camilleri, Ammaniti o la Mazzantini a giocatori
di serie A e il signor Rossi - che ha pubblicato a pagamento con un finto
editore che gli ha stampato 500 copie e non l’ha mai distribuito in libreria - a
un dilettante che gioca nel torneo aziendale, possiamo dire che scrittori che pubblicano
con editori conosciuti e vendono le loro 5.000 copie all’anno (credetemi,
non sono poche per i numeri modesti della nostra editoria), possono essere paragonati
a calciatori di serie B, mentre quelli come me, che pubblicano (non a pagamento)
con un minimo di continuità e vendono nell’ordine delle centinaia di copie (e,
credetemi di nuovo, gli autori che pubblicano con piccoli editori raramente superano questi ordini di grandezza) sono paragonabili a onesti
calciatori di serie C.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "lucida sans" , sans-serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">C’è chi già si sente
soddisfatto di giocare in serie C. </span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "lucida sans" , sans-serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Altri, però, non
riescono a non sognare di giocare in serie maggiori. E, infatti, essendo io un
inguaribile sognatore, sono esattamente in una fase della mia vita in cui non
riesco a non sognare di riuscire in futuro a fare qualche stagione in una serie
maggiore.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "lucida sans" , sans-serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Aspirazione che si
scontra, però, con una certa stanchezza, una certa disillusione, alimentate
anche dalla maggiore comprensione delle logiche e delle dinamiche (e delle reali
prospettive) commerciali ed economiche che guidano il mondo dell’editoria.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "lucida sans" , sans-serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Credo che gran parte di
quelli che pubblicano con piccoli editori maturino a un certo punto la
sensazione che, per quanto ci si possa spendere e sbattere, difficilmente si riuscirà
a spostare in modo davvero significativo l’ordine di grandezza delle vendite. Si
può magari riuscire a vendere qualche centinaio di copie in più, ma questo
risultato - sicuramente auspicabile per l’editore - nella stragrande
maggioranza dei casi non consente il “salto di categoria”, quel passaggio almeno
alla serie B, per intenderci, di cui parlavo sopra. </span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "lucida sans" , sans-serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Quello passa attraverso
altri accadimenti, tipo l’interessamento di un editore di maggiori dimensioni
con maggiori possibilità di fare promozione, che intervenga a rilevare (sempre
nel paragone calcistico) il “cartellino” dello scrittore. </span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "lucida sans" , sans-serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">È anche vero che il
grande editore quasi sempre si avvicina all’autore che pubblica col piccolo
editore solo dove vede dei volumi di vendite potenzialmente interessanti, per
cui comunque, almeno da questo punto di vista, bisognerebbe impegnarsi nell’autopromozione;
nel lungo periodo, però, si tratta di un’attività faticosa (anche dispendiosa!),
che richiede un tempo che molto spesso l’autore, anche volendo, non riesce a
trovare.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "lucida sans" , sans-serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Insomma, vi confesso che
questo per me è un periodo in cui mi sento un po’ “in mezzo al guado” e la cosa
peggiore è che questa sensazione, invece che spronarmi, mi rende più pesante il
lavoro di scrittura al punto che sto faticando a lavorare a nuovi romanzi. </span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "lucida sans" , sans-serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Non a caso in questi
ultimi due anni ho lavorato di più sul versante delle sceneggiature, forse per
una fame di “novità” o, più banalmente, perché in questo ambito mi trovo a
collaborare con il mio amico Antonio e la condivisione di un progetto creativo
con un altro autore mi aiuta a trovare motivazioni.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "lucida sans" , sans-serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Non ho paura di smettere
di scrivere narrativa. Questo no. </span></div>
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "lucida sans" , sans-serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">So che continuerò a scrivere.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "lucida sans" , sans-serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Devo trovare, però, la
serenità di accettare che con ogni probabilità, come per la stragrande maggioranza
degli scrittori che conosco, il mio destino sarà quello di continuare a giocare
in serie C, e per un sognatore è un passaggio tutt'altro che semplice.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "lucida sans" , sans-serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">A questo punto, la mia
priorità deve essere quella di giocare delle buone partite, indipendentemente dalla serie in cui milito.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "lucida sans" , sans-serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">E fanculo se non
manderanno mai i miei gol alla Domenica Sportiva.</span></div>
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "lucida sans" , sans-serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVEILhpZD8sqIokxZULU_ZI0j25ESDWuHbfdfbr0-ss5K-oUUfnkLk7_ZLNtx-jQYQSUhvbI5RZpnH7I91kEZdcAmDFqHE1EhOQNPNDcxte2gvvfPR-yvbvTk9OO4AZh4PW6mbC15LtcM/s1600/snoopy-cuoco.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="539" data-original-width="617" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVEILhpZD8sqIokxZULU_ZI0j25ESDWuHbfdfbr0-ss5K-oUUfnkLk7_ZLNtx-jQYQSUhvbI5RZpnH7I91kEZdcAmDFqHE1EhOQNPNDcxte2gvvfPR-yvbvTk9OO4AZh4PW6mbC15LtcM/s1600/snoopy-cuoco.jpg" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
Silvio Donà (bloggocomeposso)http://www.blogger.com/profile/07291797920719583294noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1147283150523718265.post-91884963752158011792017-01-30T16:12:00.000+01:002017-01-30T16:14:58.908+01:00La sveglia (sette e ventisette)<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 8pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , "sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 107%;">La mia sveglia è puntata
sulle sette e ventisette.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 8pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , "sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 107%;">Lo so che la sveglia di
solito si punta su un numero "rotondo", che so: tipo le sette e venti
o le sette e mezzo. La mia invece no: sette e ventisette. </span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 8pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , "sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 107%;">Questo dice molto di me.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 8pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , "sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 107%;">Che poi non è che io
voglia svegliarmi alle sette e ventisette. In realtà voglio svegliarmi alle
sette e venticinque, ma l'orologio va due minuti avanti. Così per svegliarmi
alle "vere" sette e venticinque devo puntarla sulle sette e
ventisette.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 8pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , "sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 107%;">Immagino cosa state
pensando: "ma tu non stai bene!".</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 8pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , "sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 107%;">Ve l'ho detto che questa
cosa dice molto di me.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 8pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , "sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 107%;">Come mai lascio l'orologio
due minuti avanti? Non è che lo lascio… lo metto proprio io, apposta, due
minuti avanti. Così mi sbrigo a prepararmi e a uscire e non rischio di arrivare
in ritardo. Ho un piccolo margine.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 8pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , "sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 107%;">Di nuovo penso di sapere
cosa state pensando: che se sono consapevole che l'orologio non segna l'ora
giusta, allora a che serve? Invece serve lo stesso perché, anche se lo so che
l'orologio va due minuti avanti, siccome sono un tipo ansioso, la sola vista
della lancetta che si avvicina all'ora in cui ho programmato di uscire mi mette
fretta. Infatti non arrivo mai in ritardo. </span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 8pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , "sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 107%;">Per la verità di solito
arrivo in anticipo.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 8pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , "sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 107%;">"Per forza: metti gli
orologi avanti!"</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 8pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , "sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 107%;">E pure voi tenete ragione…</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 8pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , "sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 107%;">Ma poi, se pure non
mettessi l'orologio avanti e puntassi correttamente la sveglia sulle sette e
venticinque: che minchia di orario sono le sette e venticinque?</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 8pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , "sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 107%;">È un orario di quelli
"né per me né per te".</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 8pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , "sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 107%;">Vi spiego. Io entro al
lavoro alle otto e venticinque e so di avere bisogno di un po' meno di un'ora per
alzarmi, lavarmi, vestirmi, fare colazione, uscire e percorrere a piedi il
tragitto fino all'ufficio. Quindi, in realtà, anche se mi svegliassi alle sette
e mezza ce la farei. Ma siccome, come dicevo, sono ansioso, preferisco
svegliarmi un pochino prima. Potrei svegliarmi, allora, alle sette e venti.
Però se da un lato sono ansioso, dall'altro soffro di insonnia (dormo sempre un
po' meno di quello che servirebbe per alzarmi riposato) e la mia è una insonnia
del tipo che fatico ad addormentarmi, mentre poi, quando finalmente prendo
sonno, dormo profondamente. Perciò anche solo cinque minuti in più, al mattino,
mi sembrano preziosi. </span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 8pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , "sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 107%;">Ecco quindi la mediazione
tra l'ansia e il desiderio di sonno. Né le sette e venti, né le sette e mezza. </span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 8pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , "sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 107%;">Le sette e venticinque,
appunto.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 8pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , "sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 107%;">"Né per me né per
te".</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 8pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , "sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 107%;">Anzi. Siccome l'orologio
lo metto due minuti avanti, giocoforza devo puntare la sveglia alle sette e
ventisette.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 8pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , "sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 107%;">Semplice, no?</span></div>
<div style="margin: 0cm 0cm 8pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , "sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 107%;"><br /></span></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOfaPG2VYsLQVotIReFdDefk2XBI2AXLmn0y0Aq5ON5KAgLeOUi49iV_ANrsPMjbXIkcn9Zt5jeoEixJGh-r4ssTkzxKUFpdtkUeP7y9hBg5g7INt-gAMVXu5QvRIiRuYbsnUm3TSST38/s1600/Johnny-Depp.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOfaPG2VYsLQVotIReFdDefk2XBI2AXLmn0y0Aq5ON5KAgLeOUi49iV_ANrsPMjbXIkcn9Zt5jeoEixJGh-r4ssTkzxKUFpdtkUeP7y9hBg5g7INt-gAMVXu5QvRIiRuYbsnUm3TSST38/s640/Johnny-Depp.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Le sette e ventisette... che idea geniale!!!</td></tr>
</tbody></table>
<div style="margin: 0cm 0cm 8pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , "sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 107%;"><br /></span></div>
Silvio Donà (bloggocomeposso)http://www.blogger.com/profile/07291797920719583294noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1147283150523718265.post-26041533525908549382016-12-20T12:59:00.001+01:002016-12-20T12:59:15.427+01:00LA RAGAZZA CHE NON SAPEVA RESPIRARE LE NUVOLE
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Tahoma","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Gli scrittori sono come i vulcani: ogni tanto eruttano.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Tahoma","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">I vulcani lava, gli scrittori storie.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Tahoma","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Alcuni sono come l'Etna, che borbotta, caccia fumo dal
cratere e si fa notare anche quando non è nel pieno dell'eruzione. Altri
sono come il Vesuvio, che sembra addormentato, non dà segni di vita e poi esplode
all'improvviso, in modo subdolo.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Tahoma","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Io ultimamente sono stato un po' Vesuvio. Me ne sono
stato zitto zitto, concentrandomi più sulla mia nuova passione per la
sceneggiatura che sulla stesura di nuovi romanzi. E, però, in questo apparente
silenzio, nel profondo qualcosa covava. Nel caso di specie un romanzo breve,
che ora sta per vedere la luce.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Tahoma","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">A gennaio/febbraio 2017 è prevista, infatti, l'uscita per
"Edizioni Cento Autori" del romanzo "LA RAGAZZA CHE NON SAPEVA RESPIRARE LE
NUVOLE". </span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Tahoma","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Inserito in una collana per ragazzi e giovani adulti, credo
possa risultare interessante anche per un pubblico adulto. È la storia di una
band musicale di liceali, "I Grecale", ribattezzati nella loro
scuola: "la band degli sfigati", perché non sono belli, non sono
fighi, non sono ricchi. Sono bravi, suonano bene, ma questo pare non essere
sufficiente in un mondo in cui il look conta più di ogni altra cosa.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Tahoma","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Quando Marco si innamora di Clelia, la strafiga della
classe, cantante di una band rivale, nessuno, nemmeno il suo miglior amico,
scommetterebbe un centesimo su di lui. Eppure…</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Tahoma","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Ma non sempre la storie d'amore filano lisce. La vita
non è una favola. Più spesso le storie d'amore fanno i conti con i pregiudizi, con
la difficoltà di mettersi in gioco, di affrontare la disapprovazione dei propri
"amici". Forse Clelia non è una "ragazza che sa respirare le
nuvole"…</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Tahoma","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Intanto il più importante "contest" della
città per band emergenti è alle porte.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Tahoma","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">In fase di stesura mi sono interrogato su come dovesse
essere lo stile, il linguaggio di questo romanzo che, fin dal principio, ho
pensato rivolto soprattutto a un pubblico di giovani lettori. Poi mi sono detto
che stavo sbagliando a pormi il problema. Se è certamente importante
"tarare" il linguaggio quando ci si rivolge a lettori di età
inferiore ai 14/15 anni, è finanche sbagliato farlo <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>quando ci si rivolge a lettori che superano
questa fascia di età. Per loro il linguaggio deve essere ormai lo stesso che si
utilizza per un pubblico di lettori adulti. Mi è bastato ripensare alla "fame"
di romanzi "non da ragazzi" che avevo a 14 o 15 anni per
convincermene. A connotarlo come romanzo "young adult" (per usare una
terminologia abbastanza in voga), quindi, sono più che altro gli argomenti
trattati e la circostanza che i protagonisti sono dei ragazzi.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Tahoma","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Mi auguro che il romanzo piaccia e che i lettori si appassionino
alle vicende della "band degli sfigati", alla loro voglia di
crescere, di capire e di non farsi troppo male mentre cercano di diventare
grandi.</span></div>
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Tahoma","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivNuNT2kxXvcujgX-7NjUoyjkaRlPS6ChBlJA8vvaRSj9fCoqj5fMNCm6APHuYneJ94bQ1q5NUqR3iXQ7sy5dRk1_T6IrovbZfXoxro9hpRedKaO4frfYVoLvxmOeDoSeleE6GfpCW56Q/s1600/nuvole.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivNuNT2kxXvcujgX-7NjUoyjkaRlPS6ChBlJA8vvaRSj9fCoqj5fMNCm6APHuYneJ94bQ1q5NUqR3iXQ7sy5dRk1_T6IrovbZfXoxro9hpRedKaO4frfYVoLvxmOeDoSeleE6GfpCW56Q/s400/nuvole.jpg" width="262" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">DA GENNAIO/FEBBRAIO 2017 NELLE LIBRERIE.</td></tr>
</tbody></table>
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Tahoma","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
Silvio Donà (bloggocomeposso)http://www.blogger.com/profile/07291797920719583294noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1147283150523718265.post-38893417510029717192016-11-07T13:09:00.002+01:002016-11-07T14:34:58.855+01:00IL MIO LAVORO<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">
</span><br />
</span><br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "bookman old style" , "serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Il mio è uno di quei lavori…</span></span></div>
<span style="font-size: large;">
<span style="font-size: small;">
</span><br />
</span><br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "bookman old style" , "serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Uno di quei lavori che quando dici cosa fai la
gente storce il naso.</span></span></div>
<span style="font-size: large;">
<span style="font-size: small;">
</span><br />
</span><div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "bookman old style" , "serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Io lavoro nell'ufficio recupero crediti di una
banca. Non l'ho esattamente scelto: come tante cose nella vita è capitato. È stato,
a suo tempo, il modo per ottenere il trasferimento nella mia città e smettere di
fare il pendolare in una filiale a 100 chilometri da casa. </span></span></div>
<span style="font-size: large;">
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "bookman old style" , "serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Se pensate che io sia un marcantonio muscoloso che
va in giro a minacciare la gente con una mazza da baseball siete fuori strada. Niente
di così "pulp". Quelli sono i metodi dei "cravattari", peraltro
indubbiamente più efficaci dei nostri. Qui ci muoviamo in modo meno
coreografico. Dall'iniziale sollecito, ai tentativi di trovare un accordo
transattivo, per arrivare all'avvio di eventuali azioni legali col conseguente <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>corollario di pignoramenti, fallimenti, cause
passive in cui è il cliente a far causa alla banca e via discorrendo. Insomma, sono
qualcosa di meno di un avvocato, qualcosa di più di un impiegato amministrativo
(anche se poi la banca mi paga come un impiegato, ma questa è un'altra storia).</span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "bookman old style" , "serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Per quanto mi riguarda, il problema più grosso nel
mio lavoro è la sera, quando torno a casa e mi guardo allo specchio. Il
problema vero, cioè, è sentirmi a posto con me stesso.</span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "bookman old style" , "serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">In realtà, alla fine, come ogni lavoro anche
questo si sostanzia in gran parte nel rapporto con altre persone: i
clienti/debitori, gli avvocati, i colleghi. Ed è su questo piano che, come ogni
altro lavoro, anche questo si può fare in modo decente o indecente. Si può
essere freddi ed efficienti, come sogna la banca, o empatici e collaborativi,
come sognano i debitori. Oppure un ragionevole mix delle due cose.</span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "bookman old style" , "serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Poi ti capitano le giornate come oggi. Che non
sono neanche tanto infrequenti, purtroppo.</span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "bookman old style" , "serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Fissi uno dei tanti incontri della settimana e
dall'altra parte del tavolo, accompagnato dal suo avvocato, siede un uomo, un
piccolo imprenditore che ha combinato pasticci con la sua società, oggetto
della visita della Guardia di Finanza che ha trovato tutta una serie di
irregolarità e, di fatto, gli ha bloccato l'attività.</span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "bookman old style" , "serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Ma non è questo il punto. Non mi interessa se il
tizio è un furbacchione "beccato" dai finanzieri o, come lui proclama,
un perseguitato da uno Stato ottuso che non capisce le difficoltà in cui la
crisi economica ha precipitato gli imprenditori. Io non sono qui per valutare
gli uomini col mio piccolo e impreciso metro di giudizio. Per me non ci devono
essere "buoni e cattivi". Io devo cercare di dare le stesse
opportunità a tutti.</span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "bookman old style" , "serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Il punto è un altro. Un mese fa a questo uomo
dalla faccia cadente è morto un figlio di 20 anni, che si è schiantato con la
macchina, di notte, di ritorno da una serata con gli amici.</span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "bookman old style" , "serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Ecco. È qui che il mio lavoro diventa davvero complicato.
Si discute di numeri, di possibili ipotesi transattive, ma è impossibile farlo
senza vedere come gli occhi di quest'uomo siano opachi, spenti. Ha una
famiglia, ha una moglie distrutta, ha altri figli, per cui è costretto a venire
qui stamattina, a incontrare me, a parlare di debiti e di soldi. E io che siedo
dall'altra parte del tavolo, in questo momento sono la banca, sono la faccia
del "mostro" cieco e sordo che presta i soldi, ma poi li rivuole alle
scadenze pattuite, non importa cosa sia successo nel frattempo.</span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "bookman old style" , "serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Credo che sia qui che persino un lavoro come il
mio, può essere fatto in modo decente o indecente. Non solo e non tanto nel
senso di tentare di trovare una soluzione che sia percorribile per il debitore,
senza penalizzare eccessivamente gli interessi della banca (cosa che non potrei
fare neppure volendo, visto che le decisioni vengono prese da altri, altrove,
nella mitica "Direzione Centrale", per intenderci), quanto invece nel
tentativo di non ridurmi a un impiegato che tratta con un debitore, ma sforzandomi
di essere invece una persona che parla con un'altra persona.</span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "bookman old style" , "serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Può sembrare una cosa senza valore, visto che,
alla fine, al cliente/debitore interessa trovare una soluzione alla sua situazione
drammatica. Invece anche questo conta, ne sono convinto. Perché la vita è fatta
di relazioni, perché a parità di esborsi economici la rabbia può gonfiarsi o
sgonfiarsi, gli avvenimenti si possono vivere con maggiore o minore
frustrazione. Trovarsi di fronte un burocrate infastidito e scostante non può
essere la stessa cosa che trovarsi di fronte a qualcuno che prova a darti una
mano.</span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "bookman old style" , "serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Se la soluzione c'è ben venga. Se non c'è - e
molto spesso nel mio lavoro non c'è - per lo meno si uscirà da questo posto
senza la sensazione di aver ricevuto l'ennesima umiliazione, l'ennesimo
schiaffo da parte della vita bastarda.</span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "bookman old style" , "serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Nonostante io sia, per carattere, timido e poco
espansivo, quando entro nella piccola stanza claustrofobica in cui incontriamo
le controparti, ce la metto tutta perché nei miei occhi e nella mia voce ci sia
qualcosa che comunichi un filo di speranza e, comunque, per fare in modo che chi
viene qui non si senta giudicato.</span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "bookman old style" , "serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Il risultato di questo piccolo/grande sforzo è
che, per assurdo, ho in media buoni rapporti con le persone che incontro. Persino
quando, alla fine, mi trovo a dover comunicare degli sconfortanti "mi
dispiace, non ci sono soluzioni, la banca ha deciso di procedere con le azioni
esecutive".</span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "bookman old style" , "serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Il mio è uno di quei lavori…</span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "bookman old style" , "serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Specie in certi giorni in cui incontri uomini con
gli occhi opachi, spenti, cui la vita ha chiesto davvero troppo.</span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "bookman old style" , "serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Per l'uomo che ho incontrato oggi non penso ci
sarà una soluzione positiva. E comunque, anche se ci fosse, non cancellerebbe
il vuoto e il dolore che si porta e si porterà dentro per il resto della vita.</span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "bookman old style" , "serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Io e quell'uomo alla fine ci siamo guardati e ci
siamo stretti la mano. Una stretta vera, forte.</span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "bookman old style" , "serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Può essere niente, lo so. Però è quello che posso
fare e, quindi, che devo fare.</span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "bookman old style" , "serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Perché io, la sera, non dimenticatelo, ho sempre la
mia faccia che mi aspetta dall'altra parte dello specchio.</span></div>
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "bookman old style" , "serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsM4x490PQMUIlcv79HPQPXHiybAaz4TJOUAWKBbetrbd6mV_ho4K7Lh15uPqz0oOQTT_YZc9El6O3ASXSdfQKJ5DF533SJG93Lavpc7B-Q2jBOUVE7sh2P9O5Ko3v6xLlHG5CUTLociE/s1600/cravattari-foto.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsM4x490PQMUIlcv79HPQPXHiybAaz4TJOUAWKBbetrbd6mV_ho4K7Lh15uPqz0oOQTT_YZc9El6O3ASXSdfQKJ5DF533SJG93Lavpc7B-Q2jBOUVE7sh2P9O5Ko3v6xLlHG5CUTLociE/s1600/cravattari-foto.jpg" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">PER PAGARE C'E' SEMPRE TEMPO (FORSE...)</td></tr>
</tbody></table>
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "bookman old style" , "serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
<span style="font-size: small;">
</span></span><br />Silvio Donà (bloggocomeposso)http://www.blogger.com/profile/07291797920719583294noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1147283150523718265.post-50815528007799863622016-08-22T10:50:00.000+02:002016-08-22T10:50:11.602+02:00Burkini sì, burkini no.
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">Burkini sì, burkini no. </span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">Con la mia proverbiale mancanza di tempismo, mentre ormai l'argomento
sta svaporando, volevo dire una cosetta (lasciando perdere il fatto che quando
vengono fuori temi troppo scottanti, tipo se l'Italia zitta zitta non stia già
facendo un pochetto di guerra in Libia o cose del genere, subito vien fuori
qualche argomento un po' meno fondamentale a riempire i media e spostare l'attenzione).
</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">Premetto che del costume in quanto tale non me ne frega una
cippa, ma mi scappa una considerazione più generale sulle motivazioni che
stanno dietro il divieto e sulla coerenza tra divieto e motivazioni.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">Se quelli a favore del divieto avessero il coraggio di dire
chiaramente che gli stanno sul culo i musulmani e non li vogliono in spiaggia,
il divieto sarebbe, per lo meno, coerente con la (becera) motivazione.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">Invece, siccome suona brutto ammettere da un lato di essere
razzisti e dall'altro di avere paura che le donne musulmane nascondano una
bomba sotto il costume (ehm… dove?!?!), viene data più rilevanza a <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>una motivazione politicamente corretta che recita
che è inaccettabile che le donne musulmane non possano anche loro tirare fuori
liberamente la loro cellulite sul bagnasciuga. </span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">Perciò, per protestare contro il maschilismo di certa parte
del mondo musulmano, sarebbe giusto vietare il burkini.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">Nonostante la mia laurea in legge dorma dimenticata in un
cassetto, mi risulta impossibile non ricordare a me stesso che in una società
civile, laica e democratica si può vietare qualcosa solo se questa cosa è
pericolosa e/o se da questo divieto deriva un vantaggio per qualcuno.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">Se vieto di fumare in luogo chiuso, voglio preservare dal
fumo passivo. In effetti se nessuno fuma, nessuno respira il fumo e ho
preservato la salute. Ok, non fa una piega. Divieto good!</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">Ma se vieto il burkini perché degradante, otterrò che la
donna musulmana vada al mare con un costume "occidentale"? Chiaramente
no. Al contrario, la donna musulmana che prima riusciva ad andare al mare, sia
pure coperta da uno scafandro (come le nostre bisnonne), al mare non ci andrà
più.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">Il divieto non ottiene lo scopo. Giuridicamente è una
michiata perché fa un danno peggiore. Divieto bad!</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">Però… nei fatti si svuotano le spiagge di molte famiglie
musulmane. Perciò il divieto risulta utile non alla donna musulmana bensì
allo xenofobo a cui stanno sul culo i musulmani, che ottiene il suo scopo senza
neppure esporsi a dire quello che pensa realmente.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">Guarda un po'.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">Ripeto, del costume non mi frega niente e sono convinto che
le ossessioni sessuofobiche abbiano ben poco a che vedere con le religioni
(cattolica un tempo, musulmana oggi), quanto piuttosto con le tradizioni dei
popoli e con la volontà di tenere sottoposte le donne. </span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">È che mi danno fastidio le ipocrisie e le false motivazioni
dietro cui ci si nasconde per scatenare guerre, opprimere popoli, affamare
operai, lasciare affogare disperati, segregare deboli.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">Detto questo, potete serenamente uscire a caccia di Pokemon!</span></div>
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOyrQtDWMgpGQSkgv53B0q8jOXvT5rM4pVv6BOdDgeD3B3OFJvApNeQhTcfs3gT_nlc4Fu4pFNDN3gGp4Y8H-ZADwLGC6zYMFhXJKgCZeaf2CIN1o-QPKxp7JBNSWMTlRE2v2yv1DY-Mk/s1600/01-costume-bagno-800.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOyrQtDWMgpGQSkgv53B0q8jOXvT5rM4pVv6BOdDgeD3B3OFJvApNeQhTcfs3gT_nlc4Fu4pFNDN3gGp4Y8H-ZADwLGC6zYMFhXJKgCZeaf2CIN1o-QPKxp7JBNSWMTlRE2v2yv1DY-Mk/s1600/01-costume-bagno-800.jpg" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">MUSSULMANE DI FINE 800</td></tr>
</tbody></table>
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;"> </span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span></span></div>
Silvio Donà (bloggocomeposso)http://www.blogger.com/profile/07291797920719583294noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1147283150523718265.post-9163501106619417842015-11-03T19:36:00.002+01:002015-11-03T19:36:40.398+01:00EXTASIA tra i candidati del Premio Strega Ragazzi<span style="font-size: large;">"Extasia" è stato inserito tra i candidati
nella sezione adolescenti del Premio Strega Ragazzi. <o:p></o:p></span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">L'elenco dei romanzi in gara lo potete trovare qui:</span><br />
<span style="font-size: large;"><a href="http://www.premiostrega.it/PSR/libri/" target="new_win">http://www.premiostrega.it/PSR/libri/</a>
<o:p></o:p></span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<span style="font-size: large;">Da quest'anno, infatti, accanto al tradizionale Premio Strega e al Premio
Strega Giovani, è stato indetto per la prima volta anche il Premio Strega Ragazzi, articolato in due sezioni: bambini e adolescenti. <br />
Una giuria tecnica sceglierà a breve la cinquina dei romanzi finalisti, che
verranno sottoposti al vaglio di una giuria popolare composta dai
ragazzi di numerose scuole della penisola. <br />
"Extasia" concorre con romanzi editi dalle più importanti case
editrici italiane (Mondadori, Feltrinelli, ecc.) per cui sarà durissima. Di fatto, al di là del valore del romanzo (che spetta ai lettori decretare), sono consapevole che si tratta di un tentativo piuttosto velleitario.</span><br />
<span style="font-size: large;">Ma noi - io e quelli della Leone - siamo stati abbastanza matti da volerci provare :-) <br />
Confesso che avevo delle perplessità, perché
Extasia non è stato pensato e scritto
"appositamente" per i ragazzi.</span><br />
<span style="font-size: large;">La mia casa editrice, però, è
convinta che la storia possa piacere anche a un pubblico di lettori adolescenti e per questo ha
insistito. </span><br />
<span style="font-size: large;"><br />
Che vi devo dire? Chi vivrà vedrà! :-) </span><o:p></o:p><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4eQXu_jimQ5Fzt5kzAlhyphenhyphenLMP7J8na3Jbnf59f4-zE4t4gqRNWXwXM963LAZZ15D37LRZe9esY5Fn5sbEE8YSwHhjyfY3TxinXkaUO6fc8JJijaB9j-t-q9up4xwJIUraH108rTfVdgBY/s1600/exstasia_LRG.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4eQXu_jimQ5Fzt5kzAlhyphenhyphenLMP7J8na3Jbnf59f4-zE4t4gqRNWXwXM963LAZZ15D37LRZe9esY5Fn5sbEE8YSwHhjyfY3TxinXkaUO6fc8JJijaB9j-t-q9up4xwJIUraH108rTfVdgBY/s400/exstasia_LRG.jpg" width="266" /></a></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span>Silvio Donà (bloggocomeposso)http://www.blogger.com/profile/07291797920719583294noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1147283150523718265.post-65079357925635105782015-06-16T16:22:00.001+02:002015-06-16T16:22:26.801+02:00"Ma si guadagna scrivendo?"<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">È una domanda che, prima o poi, mi fanno quasi tutti: "ma
guadagni scrivendo?".</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">La risposta è no (o meglio: molto poco).</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">E allora parte il sorrisino. "Ah… ecco… quindi lo
fai per hobby…".</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Per hobby un par di palle! Nella scrittura ci sono le
mie migliori energie, la mia creatività, la fatica e la costanza, i dubbi e le
paure, la speranza e l'esaltazione. Ci sono ore rubate al sonno, ci sono
appunti e prime stesure, ci sono revisioni e riscritture. Col cavolo che si può
definire hobby.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Hobby è collezionare figurine o coltivare gardenie sul
balcone (e anche attività come queste richiedono energie e passione, per cui,
personalmente, mi guardo bene da liquidarle con un sorrisino!). </span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Scrivere, per molti versi, è più faticoso che andare in
ufficio. Solo che in questo paese il lavoro creativo non viene considerato
lavoro. Salvo poi essere costantemente affamati di quello che i creativi
producono: musica, storie, film, immagini, danza e quant'altro. I creativi
nutrono il tempo libero della gente. Che è per definizione il tempo più felice.
Ma stupisce che ambiscano a essere pagati. </span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Curioso…</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">"D'altronde non te lo ordina il dottore di
scrivere, no?"</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Vero. Ma il dottore non ordina neppure a te di andare
al cinema, a un concerto, di ascoltare musica in macchina, di guardare video su
you tube, di scaricare una bella immagine come sfondo del pc, ecc. Non te lo
ordina però lo fai e ti piace farlo e ti senti bene quando esci da un cinema in
cui hai visto un bel film, da un pub in cui qualcuno suonava buona musica, da
una mostra fotografica che di ha dato emozioni. </span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">O magari quando poggi il tablet su cui hai scaricato un
libro piratato, che non hai pagato.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">"Ma io ho fregato il sistema… l'editore… mica
te!"</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Ah ecco! Perché è normale che io non riceva nulla per aver
scritto la storia che ti è piaciuto leggere. </span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Però se qualcuno non pagasse te per il tuo lavoro di
ufficio o per il tuo lavoro in studio o per il tuo lavoro da artigiano, tu ti
rivolgeresti a un avvocato per fargli causa. Ovviamente.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Io invece no. Io devo essere contento che tu legga
(gratis) il mio libro.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Curioso…</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Perché, per esempio, uno stupido lavoro di ufficio
(molti lavori d’ufficio sono stupidi, non prendiamoci in giro) vale di più del
lavoro di scrittura?</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Negli ultimi anni ho pubblicato con una certa
regolarità romanzi, racconti, articoli e quello che scrivo è stato letto e chi
pubblica continua a chiedermi altre cose da pubblicare. Le richieste e le
occasioni non mi mancano; mi mancano piuttosto tempo ed energie per star dietro
a tutto quello che potrei fare. Questo, credo, significhi qualcosa. </span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">In un mondo normale (o forse solo in un altro paese)
questo significa che sai scrivere, che c'è chi trova interessante leggerti e
che, quindi, puoi fare lo scrittore.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Invece in questo mondo strano in cui viviamo devo
scrivere di notte, devo dire "grazie" quando qualcuno mi legge e mi
devo sentir dire che ho un hobby interessante.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">È così, c’è poco da fare.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Vi chiedo solo un favore: per lo meno non fate il
sorrisino!</span></div>
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGtYL_XO4P1pPKMV6uOjqBiM2or8PejEGqukAqgt5SwxQuLoqbvgybezXSHxZui6q5UlFCe6AgqhKtnCO5vBbGWl_65Dhy9j307g4pKs9spOJLdnykcBs1DgLBh4GMCv_mNcAAMxlvCSU/s1600/ManAtWork%255B1%255D.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGtYL_XO4P1pPKMV6uOjqBiM2or8PejEGqukAqgt5SwxQuLoqbvgybezXSHxZui6q5UlFCe6AgqhKtnCO5vBbGWl_65Dhy9j307g4pKs9spOJLdnykcBs1DgLBh4GMCv_mNcAAMxlvCSU/s400/ManAtWork%255B1%255D.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">LAVORO CRE... CREA... CHE???</td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;"><span id="goog_769843812"></span><span id="goog_769843813"><br /></span></span></div>
Silvio Donà (bloggocomeposso)http://www.blogger.com/profile/07291797920719583294noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1147283150523718265.post-91962313783557420372015-05-27T16:25:00.001+02:002015-05-27T17:36:31.567+02:00PAPA' TASSISTA (notti di attesa in parcheggi deserti)<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif";">Figlio
Grande è Altrove con il gruppo teatrale della scuola. Rappresentazione prevista
in serata. Quindi, papàtassista si deve mettere l'animo in pace: toccherà
uscire a notte fonda per andare a recuperare Figlio Grande davanti a scuola,
dove lo scodellerà il pullman che porta in giro i teatranti.</span><br />
<br />
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif";">"Dovremmo
arrivare verso le undici e mezza", ha detto Figlio Grande al cellulare.</span></div>
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif";">Papàtassista
poco dopo le undici saluta moglieschiantatadisonno, le dà il bacio
della buona notte, si infila la fida giacca verde militare ed esce. Sotto casa
la Punto nera arabescata di graffi e bozzi di varie forme e dimensioni dorme di
fianco a una supponente Mercedes lavata di fresco. Papàtassista preme il
bottoncino sulla chiave. La Punto risponde "bip" e batte gli
occhi/fari svegliandosi infastidita.</span><br />
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif";">"Anche
stasera dobbiamo uscire?", chiede la Punto con voce impastata di sonno.</span></div>
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif";">"Eh sì…",
risponde l'uomo con la fida giacca verde militare.</span><br />
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif";"></span><br />
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif";">"A che
ora arriva?"</span><br />
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif";">"Ha
detto alle undici e mezza…"</span></div>
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif";">"E tu
gli credi?"</span><br />
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif";">"Fai
meno la spiritosa e vedi di metterti in moto!"</span></div>
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif";">Brummmm,
brummmm. L'uomo sistema lo specchietto, regola la distanza del sedile, accende
i fari, recupera la mascherina della radio, la incastra nell'apposito spazio,
accende e inizia a far manovra.</span><br />
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif";">Dalla radio
esce la voce nasale e lamentosa di Ramazzotti. Ecco, ci mancava solo lui!
Papàtassista guida e intanto scorre i canali. Radio Deejay con i suoi
conduttori dall'accento milanese, sempre "troppo simpaticissimi".
Clic. Un'Anna Oxa d'annata a Radio Italia. Clic. Inevitabile Radio Maria. Clic.
Finalmente un pezzo decente. Sade: <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Smooth
Operator</i>.</span></div>
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif";">La Punto si
rilassa, l'uomo guida in punta di dita attraverso la città semi deserta. Luci
gialle, poche auto, qualche passante frettoloso, un ragazzo di colore su una
bici scassata che ondeggia pericolosamente.</span><br />
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif";">La scuola è
in periferia, appoggiata alla tangenziale, nel quartiere che fu feudo di
Savinuccio Parisi. Malavita seria, mica rubagalline improvvisati. Davanti alla
scuola il palazzetto dello sport in cui di tanto in tanto fanno i concerti. Tra
i due edifici un grande parcheggio senza nemmeno una macchina. È lì che la
Punto va a fermarsi. Con un sospiro meccanico si spegne.</span></div>
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif";">Papàtassista
comincia a preoccuparsi. Perché non c'è nemmeno un altro genitore in attesa? </span><br />
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif";">L'uomo con
la giacca verde militare guarda la scuola immersa nel silenzio. Un
parallelepipedo anonimo senza alcuna attrattiva. Brutta come sono brutte tutte
le scuole costruite in questo Paese dagli anni sessanta in poi. Roba tirata su
in fretta con pannelli prefabbricati. Basterebbe questo a testimoniare quanto
poco interessi a questo Paese la formazione dei suoi ragazzi. Riforme su
riforme che pasticciano precedenti riforme pasticciate. Con l'unico,
inconfessabile, scopo di ridurre i costi dell'istruzione. All'uomo con la
giacca verde militare girano a trottola i "cosiddetti", quando sente sproloquiare in TV di: "inglese & informatica". A parte che
magari venissero<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>insegnati in modo
decente l'inglese e l'informatica, non è per quello che rinchiudiamo i nostri
figli in questi brutti edifici. Dovrebbero star chiusi lì dentro
per imparare a pensare, a ragionare, per imparare cosa è bello, cosa è giusto, perché sviluppino
la loro creatività.</span></div>
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif";">E questi
parlano di inglese, di informatica, di essere pronti per "il mondo del
lavoro". Questi sognano in realtà una generazione di impiegati e operai ignoranti
che lavorino senza protestare, quando invece le sfide del millennio si giocano sulla capacità di innovare, di
ripensare, di ottimizzare, di essere creativi, di produrre cultura. </span><br />
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif";">L'uomo
nella Punto, che nel frattempo si è riappisolata, beata lei, si incazza a
pensare a queste cose e intanto il tempo scorre e il parcheggio resta deserto.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif";">Squilla il
cellulare. È Figlio Grande. L'uomo si illude chiami per dire che stanno
arrivando, invece sente in sottofondo confusione e rumore di stoviglie. Gli
cascano le braccia.</span></div>
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif";">"Papà,
purtroppo abbiamo finito solo poco fa e ora siamo in pizzeria per mangiare
qualcosa prima di rientrare".</span><br />
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif";">Ma porca di
una porca di una porca miseria!</span></div>
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif";">Naturalmente
non è stato possibile avvisare prima (magari prima che questo sfigato con la
giacca verde militare uscisse di casa), naturalmente ci ha provato, ma "non
c'era campo" (ma chi l'ha detto che ormai gli operatori telefonici coprono
il 99% del territorio nazionale e, se è vero, perché i figli si muovono
sempre e soltanto in quell'1% del territorio nazionale non coperto dal
segnale?), naturalmente gli dispiace molto, naturalmente non saranno a Bari
prima di un'ora, un'ora e mezza.</span><br />
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif";">"Ciao…
chiudo che arrivano le pizze!"</span></div>
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif";">L'uomo
scende dalla Punto nel parcheggio deserto e va avanti e indietro in mezzo al
nulla per smaltire il nervoso. Poi rientra in macchina. La Punto finge di
dormire, ma si capisce che sta ridacchiando. All'uomo verrebbe voglia di
mettere in moto e cominciare a sgommare in tondo per il parcheggio, per farle
girare la centralina elettronica, così impara a sfottere.</span><br />
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif";">Tocca
mettersi tranquillo, tocca aspettare.</span></div>
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif";">L'uomo
ascolta la radio. Passa a raffica una serie di stazioni senza quasi capire cosa
trasmettano. A un certo punto si ferma e canta mezza "A te" insieme a
Jovanotti, poi riprende a girare e manda al diavolo un deejay troppo
simpaticissimo, salta al volo un rosario su Radio Maria, muove la testa a tempo
con un vecchio pezzo hard rock su Virgin Radio. </span><br />
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif";">Poi l'uomo
si rifugia nello schermo dello smartphone. Dà un'occhiata a facebook, poi a
twitter, poi alle notizie del giorno sul sito de La Repubblica, ma la linea è
troppo lenta e le pagine ci mettono un sacco a caricare. Allora si mette a
giocare con la fotocamera, fotografa il parcheggio deserto, fotografa la luna,
si fotografa la faccia stanca nel buio. Mamma mia come sembra stanca e vecchia
la sua faccia in foto. Così cancella tutto, mette da parte lo smartphone
(robaccia cinese che scalda come un ferro da stiro), incrocia le braccia e
sbuffa.</span></div>
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif";">"L'una meno dieci…" mormora l'uomo.</span><br />
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif";">"Non
doveva arrivare alle undici e mezza?" canzona una vocetta.</span></div>
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif";">"Una
volta o l'altra faccio il pieno con la nafta invece che con la benzina"
ringhia l'uomo.</span><br />
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif";">La Punto
capisce che non è aria e torna a fare l'automobile. E le automobili, come è
noto, non parlano.</span></div>
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif";">Ma ecco che
cominciano a comparire alcune auto che si fermano, una qui una là, nel grande
parcheggio. Con ogni evidenza sono genitori di altri ragazzi del gruppo
teatrale che, avvisati per tempo da pargoli con cellulari misteriosamente
capaci di trovare campo, hanno evitato di passare un'ora e mezza seduti in
mezzo al nulla a pochi passi dalla tangenziale in quello che fu il Regno di
Savinuccio Parisi.</span><br />
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif";">All'una
precisa, quasi muso a muso con la Punto arabescata di graffi, si ferma una
macchinetta fichissima da cui scende una mamma ancora giovane inguainata in
jeans che forse sono tatuati, con una giacchettina di pelle e occhiali portati
a mo' di fermacapelli su capelli che gridano parrucchiere alla moda a gran
voce. La donna con tutta evidenza si ritiene strafighissima perché si poggia in
posa plastica contro la macchinetta, sciorina una sigaretta sottile, la accende
con mosse studiate e si mette a fumare che neanche Greta Garbo nei film del
muto.</span></div>
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif";">Ogni tanto,
come per caso, la strafighissima butta un'occhiatina verso papàtassista <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>giusto per vedere se sta guardando. Che gusto
c'è, infatti, a recitare da strafighissima senza pubblico?</span><br />
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif";">Dalla
penombra circostante compare, come dal nulla, un papàstrafighissimo, con pochi
capelli, un po' di pancia, ma passo fermo, sorriso sicuro, maglioncino di marca
poggiato sulle spalle come mantello di Superman e iphone in mano (mica
cellulare cinese che scalda come un ferro da stiro!). Abborda la strafighissima
con una battuta ben studiata e lei ride, buttando indietro la testa. Inizia un
balletto con coreografia collaudata. È una scena che a papàtassista sembra di
avere già visto un milione di volte.</span></div>
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif";">Papàtassista
riflette per l'ennesima volta che lui non è proprio fatto per queste cose. Non
è neanche questione di essere sposati. Anche se fosse single non sarebbe capace
lo stesso. Si sentirebbe ridicolo ad andare a eseguire la danza rituale che
stanno danzando i due strafighissimi di fronte a lui. Gli verrebbe da ridere e
rovinerebbe tutto.</span><br />
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif";">Intanto
eccolo! Dietro i due commedianti spuntano i fari potenti del pullman. I
teatranti sono tornati.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif";">Il pullman
si ferma davanti alla scuola, i due strafighi a malincuore interrompono il
rituale di pre-accoppiamento. Ragazzi e ragazze scendono, si salutano fra loro.
</span></div>
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif";">La Punto
capisce che è ora di riscuotersi. Brummmm brummmm. Sbadiglia e sbatte i fari.</span><br />
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif";">Figlio
Grande, con il suo inconfondibile ombrello di capelli che non conoscono la mano
di nessun parrucchiere (né alla moda né non alla moda), si materializza nel
riquadro del finestrino con l'aria tra l'assonnato e il preoccupato. Ha paura
che papàtassista gli spari un pippone da papàincazzato per il fatto che non
l'ha avvisato per tempo del ritardo. Infatti si siede in macchina e comincia
subito a giustificarsi.</span></div>
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif";">Papàtassista
fa finta di niente. Chiede come è andato lo spettacolo.</span><br />
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif";">La Punto
scassata percorre le strade deserte di quello che fu il Regno di Savinuccio
Parisi.</span></div>
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif";">Nello
specchietto retrovisore i fari di una macchinetta strafighissima. Dentro c'è
una mamma strafighissima con accanto qualche figlia sicuramente anche lei strafighissima.</span><br />
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif";">Papàtassista
guarda con la coda dell'occhio Figlio Grande con i suoi jeans, i capelli
assurdi e la faccia da bravo ragazzo. Nessuno di loro due correrà mai il
rischio di diventare uno strafighissimo con il maglioncino di marca portato
sulle spalle come il mantello di Superman.</span></div>
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif";">All'uomo
con la giacca color verde militare scappa nella penombra un involontario
sorriso.</span><br />
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif";">Figlio
Grande non se ne accorge. Tranquillo perché ha scampato la possibile sfuriata,
pasticcia col suo smartphone. Non è esattamente robaccia cinese che scalda come
un ferro da stiro, ma quasi.</span></div>
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif";">La Punto
canticchia tra sé e sé. </span><br />
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif";">Papàtassista
tende l'orecchio: è "<i style="mso-bidi-font-style: normal;"> Smooth Operator</i>
" di Sade.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif";"> <table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGDY1Ps0HXsZzYZOEVsGPaghtaSlptQnlsSUXtyszBxWOsO8p9Vfq5F_pvQMD4qd58HNC9dBpoJyOOppFYPWYMiLzIm_gCwiliI4OGvdTqxg8yf4IPd2n7HLSYi1L2A3-FLWaA0fsyBZc/s1600/fiat-punto-romanian-ireland-taxi-cardboard-2%255B1%255D.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="411" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGDY1Ps0HXsZzYZOEVsGPaghtaSlptQnlsSUXtyszBxWOsO8p9Vfq5F_pvQMD4qd58HNC9dBpoJyOOppFYPWYMiLzIm_gCwiliI4OGvdTqxg8yf4IPd2n7HLSYi1L2A3-FLWaA0fsyBZc/s640/fiat-punto-romanian-ireland-taxi-cardboard-2%255B1%255D.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">CERTI COLORI PER LE AUTO DOVREBBERO ESSERE VIETATI PER LEGGE...</td></tr>
</tbody></table>
</span></div>
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif";"> </span></div>
Silvio Donà (bloggocomeposso)http://www.blogger.com/profile/07291797920719583294noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1147283150523718265.post-86480584452682162702015-05-12T15:23:00.002+02:002015-05-12T15:24:43.470+02:00"STRONZISSIMI VECCHIETTI"<br />
<div class="MsoBodyText" style="margin: 0cm 13.8pt 0pt 0cm; mso-outline-level: 1;">
<span style="font-family: "Arial","sans-serif";"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">L'altro giorno sono andato a sfogliare
"Luisa ha le tette grosse", il mio secondo romanzo pubblicato con Leone
Editore e l'occhio si è fermato su una delle "famose" lettere che Angelo,
il protagonista, impiegato frustrato, scrive (senza poi spedirle) per proprio
sfogo personale.</span></span></div>
<div class="MsoBodyText" style="margin: 0cm 13.8pt 0pt 0cm; mso-outline-level: 1;">
<span style="font-family: "Arial","sans-serif";"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"></span></span> </div>
<div class="MsoBodyText" style="margin: 0cm 13.8pt 0pt 0cm; mso-outline-level: 1;">
<span style="font-family: "Arial","sans-serif";"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Nel caso di specie una risposta agli anziani di una Università della Terza Età che hanno fatto richiesta di effettuare una visita dell'azienda.</span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">
</span><br />
<div class="MsoBodyText" style="margin: 0cm 13.8pt 0pt 0cm; mso-outline-level: 1;">
<i><span style="font-family: "Arial","sans-serif";"><o:p><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> </span></o:p></span></i></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">
</span><br />
<div class="MsoBodyText" style="margin: 0cm 13.8pt 0pt 0cm; mso-outline-level: 1;">
<i><span style="font-family: "Arial","sans-serif";"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">“Stronzissimi vecchietti<o:p></o:p></span></span></i></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">
</span><br />
<div class="MsoBodyText" style="margin: 0cm 13.8pt 0pt 0cm;">
<i><span style="font-family: "Arial","sans-serif";"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">siccome
non bastavano i marmocchi a sfracellarci le palle con le loro gite scolastiche
mascherate da visita di istruzione vi ci siete messi anche voi, ma bravi!<o:p></o:p></span></span></i></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">
</span><br />
<div class="MsoBodyText" style="margin: 0cm 13.8pt 0pt 0cm;">
<i><span style="font-family: "Arial","sans-serif";"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ma
è mai possibile che non abbiate nessun altro modo più interessante di passare
le vostre giornate? Non dico portare ai giardinetti i nipoti, che capiamo
benissimo sia una rottura di coglioni mondiale ma, per esempio, andarci da soli
ai giardinetti, a guardare il culo delle baby sitter o, in subordine, le tette
ballonzolanti delle studentesse che fanno jogging! <o:p></o:p></span></span></i></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">
</span><br />
<div class="MsoBodyText" style="margin: 0cm 13.8pt 0pt 0cm;">
<i><span style="font-family: "Arial","sans-serif";"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Siete
proprio sicuri che vi interessi passare due ore a girare in un posto
maledettamente simile ai merdosi uffici e ai fetenti capannoni in cui vi siete
rotti la minchia per tutta la vita?<o:p></o:p></span></span></i></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">
</span><br />
<div class="MsoBodyText" style="margin: 0cm 13.8pt 0pt 0cm;">
<i><span style="font-family: "Arial","sans-serif";"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Premesso
che la vostra presenza nei nostri corridoi ci fa piacere più o meno come
infilare i testicoli nel frullatore e farlo partire alla massima velocità, se
proprio non se ne può fare a meno in quanto - per palese malevolenza nei nostri
confronti - avete deciso di venire lo stesso, con la presente vi confermiamo
che il giorno 20 del c. m. le porte della nostra azienda non risulteranno
sbarrate e che nessuna guardia giurata all’ingresso vi caccerà fuori a calci
nei vostri molli deretani, per cui potrete allegramente accedere e venire a
tartufarci i maroni.<o:p></o:p></span></span></i></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">
</span><br />
<div class="MsoBodyText" style="margin: 0cm 13.8pt 0pt 0cm;">
<i><span style="font-family: "Arial","sans-serif";"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Nell’occasione,
con non poco sforzo, porgiamo i nostri più Distinti saluti”.</span></span></i></div>
<span style="font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 11pt;"><br />
</span><div class="MsoBodyText" style="margin: 0cm 13.8pt 0pt 0cm;">
<span style="font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 11pt;"> </span></div>
<span style="font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 11pt;">
<div class="MsoBodyText" style="margin: 0cm 13.8pt 0pt 0cm;">
<span style="font-size: small;"></span> </div>
<o:p><div class="MsoBodyText" style="margin: 0cm 13.8pt 0pt 0cm;">
<span style="font-size: small;"></span> </div>
<div class="MsoBodyText" style="margin: 0cm 13.8pt 0pt 0cm;">
<span style="font-family: "Arial","sans-serif";"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;">(Sfogo che, nel romanzo, gli costerà caro…)</span></span></span></div>
<div class="MsoBodyText" style="margin: 0cm 13.8pt 0pt 0cm;">
<span style="font-family: "Arial","sans-serif";"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><o:p></o:p></span></span></span> </div>
</o:p></span>
<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTSuWT0vUIHMq6JjNNNgr3OJA-PCC80psu4AP6TLa5fzMesZbSwRaTjdRvuXUZaPQSpsZAZMKBSWzg1mYi7TIxIc1i1LqjVb1HnRi2qctV9jDneUrs5Nf2vzdjjHx1Knl5O5TSqKHXfwk/s1600/statler_waldorf.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="263" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTSuWT0vUIHMq6JjNNNgr3OJA-PCC80psu4AP6TLa5fzMesZbSwRaTjdRvuXUZaPQSpsZAZMKBSWzg1mYi7TIxIc1i1LqjVb1HnRi2qctV9jDneUrs5Nf2vzdjjHx1Knl5O5TSqKHXfwk/s320/statler_waldorf.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">VECCHIETTI A CHI???</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<div class="MsoBodyText" style="margin: 0cm 13.8pt 0pt 0cm;">
<i><span style="font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 11pt;"><o:p> </o:p></span></i></div>
<br />
<span style="font-size: large;"><br />
</span><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-size: large;"> </span></div>
<span style="font-size: large;">
</span><span style="font-size: small;">
</span><br />
Silvio Donà (bloggocomeposso)http://www.blogger.com/profile/07291797920719583294noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1147283150523718265.post-27293829119006546962015-04-29T16:26:00.001+02:002015-04-29T16:26:18.606+02:00EAP Editori a Pagamento, ma non solo
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Prima di cominciare a pubblicare (non a pagamento) ho
rifiutato, con fastidio, molte proposte di EAP. <o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Pur ancora convinto che pubblicare a pagamento sia
sbagliato e significhi nel 99% dei casi buttare via un po' di soldi per
"giocare a fare lo scrittore", con l'aumentare della mia consapevolezza
di come funziona il mondo dell'editoria in questo paese, anch'io mi sto
convincendo che l'EAP sia solo UNO dei problemi del sistema e non IL problema
per eccellenza, come credevo un tempo.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">A parte il fatto che il proliferare della realtà
dell'auto-pubblicazione (alla portata di tutti con "Amazon" o
"Il mio libro") può erodere non poco il pubblico dei "clienti"
degli EAP (specie se si tratta di aspiranti scrittori giovani e informatizzati),
se anche domattina sparissero magicamente tutti gli EAP, non per questo il
sistema editoriale italiano diventerebbe virtuoso e premiante per gli scrittori
dotati di talento.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">La selezione dei testi da pubblicare da parte di
editori piccoli e grandi risente sempre di più dell'imperativo di vendere,
vendere, vendere, per cui troppo spesso non sono la qualità, il talento e
l'originalità a essere premiati (anche se, per fortuna, si pubblicano ancora
diversi buoni romanzi). Che poi, a volerla dire tutta, è un problema a due
facce. Da un lato gli editori propongono troppo spesso cazzatine di facile
lettura, dall'altra molti lettori comprano solo cazzatine di facile lettura. <o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Qualcuno in vena di analisi sociologiche da sala
d'attesa del dentista, direbbe che è la società in cui viviamo a essersi
culturalmente impoverita, anche grazie a decenni di televisione orripilante e
film sempre più banali. Il tutto in mancanza di un serio contraltare, scuola
compresa: agenzia educativa in caduta libera. Per cui l'Editoria è
semplicemente lo specchio della pochezza culturale della società. <o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Sia quel che sia, è di tutta evidenza che oggi una
stellina della Tv con una biografia pruriginosa o un calciatore analfabeta
hanno molte più probabilità di approdare in libreria di me o di voi.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Dopo di che, se è vero che è molto difficile per chi
pubblica con i piccoli editori arrivare nelle librerie, la realtà è che anche arrivarci
può non contare moltissimo. Ho avuto modo di parlare con autori pubblicati da
Mondadori, Feltrinelli % Co. che, alla fine, non hanno venduto molto più (se
non addirittura meno) di quello che ho venduto io che pubblico con un piccolo
editore (molto ben distribuito, a dire il vero). Per il semplice fatto che i
loro romanzi non hanno beneficiato di promozione, fosse anche intesa banalmente
come un posto ben in vista sugli espositori della libreria (che nelle grosse librerie
spesso si pagano, ricordatevelo). <o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Quello che fa vendere i libri, nel 99% dei casi
(salviamo un 1% di casi di libri che diventano popolari tramite il misterioso
fenomeno del passaparola), è: A) il fatto che l'autore sia un personaggio
famoso o B) un importante investimento promozionale. <o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Ogni anno vengono pubblicati migliaia e migliaia di
romanzi. Quante concrete possibilità ha un autore che cerca di promuoversi coi
propri mezzi (e cioè con qualche presentazione e la presenza sui social
network) di vendere più di qualche centinaio di copie? Pochissime.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Il lettore più accanito non può arrivare a leggere che qualche
decina di titoli l'anno. Con ogni probabilità finirà per pescare le sue letture
tra quel centinaio di titoli di cui "si parla", cioè che vengono proposti
<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>in TV o sui giornali o sui blog più importanti.
Capiterà anche che legga qualche "sconosciuto", ma raramente.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Una realtà che l'aspirante scrittore deve focalizzare. Per
non crearsi aspettative irragionevoli.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Possibili soluzioni? Sono troppo cinico se dico:
"realisticamente nessuna"?<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">A meno di ritrovarsi a essere l'autore di quell'uno per
cento di romanzi che, misteriosamente, riescono a girare lo stesso, nonostante
la mancanza di investimenti promozionali, grazie al "passaparola"
(che deve pur sempre essere innescato e sostenuto da blog e da lettori che su
internet hanno un certo seguito e una certa credibilità e, quindi, pur sempre
da un'attività di promozione, sia pure non pagata).<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Ah, dimenticavo un "piccolo" particolare:
sarebbe preferibile che il romanzo che si cerca di mettere in luce non faccia esattamente
schifo.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;"></span> </div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZjlP2F9idDVtAVOSG14xXA3SBedV5rlpn3y63Y4BsGGkDxl9BQeJ46PjPnilFmke4CweJEVraBg3kM8thp0kxM-qO_bbZmP_pWIPkhiNhVTbgR-SmgQsVGC0DDR8qTsP8gFojhxon-rk/s1600/Prossima-chiusura-libreria.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZjlP2F9idDVtAVOSG14xXA3SBedV5rlpn3y63Y4BsGGkDxl9BQeJ46PjPnilFmke4CweJEVraBg3kM8thp0kxM-qO_bbZmP_pWIPkhiNhVTbgR-SmgQsVGC0DDR8qTsP8gFojhxon-rk/s1600/Prossima-chiusura-libreria.jpg" height="266" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">PAPA' HO UN'IDEONA! FACCIO I SOLDI CON I LIBRI!!!</td></tr>
</tbody></table>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;"><o:p></o:p></span> </div>
Silvio Donà (bloggocomeposso)http://www.blogger.com/profile/07291797920719583294noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1147283150523718265.post-70835976882604820502015-04-22T12:56:00.002+02:002015-04-22T12:56:21.641+02:00IL TEMPO
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Il tempo è uno strano strumento: suona, ma non ha note.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Il tempo è silenzio da modulare; si piega ai fatti e
alle circostanze. <o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Il tempo è una coperta bagnata di pioggia che aderisce
al corpo e pesa, ma anche soffio di vento che solleva un delicato, leggerissimo
velo.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Il tempo è soprattutto emozione.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Un minuto può essere eterno e un giorno un frullare
d’ali.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Non c’è modo di accettare che un minuto abbia sempre la
medesima lunghezza; che un giorno sia sempre uguale a se stesso.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Gli orologi ci provano a convincerci, ma è dura
credergli. L’evidenza delle emozioni li smentisce. Gli orologi sono burloni e
scorretti: rallentano e accelerano di nascosto, a nostra insaputa, per pura
cattiveria. <o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Quando soffriamo quasi si fermano, in perfido ascolto. <o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Quando siamo felici corrono, fuggono, rubano ore a
piene mani, ficcano mattine e pomeriggi e notti in un misterioso sacco che poi
interrano ai piedi di un castagno, nel bosco.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Questo cercano gli gnomi delle foreste: i sacchi pieni
del nostro tempo felice, dei minuti sottratti, delle ore trafugate, dei giri di
lancette saltati, dei ticchettii che non hanno mai risuonato, del vibrare di
pendole che han scordato di battere e dello zufolare di cucù afoni e immobili.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Li portano nelle loro caverne umide e tristi e ne slegano
le bocche serrate, le spalancano e lasciano fluire il tempo della felicità
degli esseri umani e lo respirano, se ne riempiono i polmoni, come tossici che
aspirano i vapori di qualche droga impalpabile e mortale. <o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Il tempo è uno strano compagno, sempre al nostro
fianco, dal primo vagito all’ultimo rantolo, senza mai esserci davvero amico,
senza mai essere complice. <o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Il tempo disegna rune sul cuore, segni misteriosi di
paura e dolore.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Il tempo colora d’arcobaleno i pensieri, marchi
indecifrabili di felicità passeggere.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Il tempo è uno strano strumento. Ha una musica priva di
note.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Non c’è modo di imparare a suonare.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;"><o:p> <table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyitNB2CI0JMjWcb1Gqlr3hpI7ixjrXJCO7aEqaqgTqLtyNabNCOwj6UxKtResQIXEFwlGFBxR4FqNtYum-rfn78ZeYUmZaDQ7dO0ytJDym5D-AuHcxYP8QrLG-b6Kk2kkm_G3l7g0jok/s1600/228984_4669635905113_473894044_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyitNB2CI0JMjWcb1Gqlr3hpI7ixjrXJCO7aEqaqgTqLtyNabNCOwj6UxKtResQIXEFwlGFBxR4FqNtYum-rfn78ZeYUmZaDQ7dO0ytJDym5D-AuHcxYP8QrLG-b6Kk2kkm_G3l7g0jok/s1600/228984_4669635905113_473894044_n.jpg" height="300" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">EHM... MI SONO AVANZATI "UN PAIO" DI PEZZI...</td></tr>
</tbody></table>
</o:p></span></div>
Silvio Donà (bloggocomeposso)http://www.blogger.com/profile/07291797920719583294noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1147283150523718265.post-36137635442161292752015-03-26T10:50:00.004+01:002015-03-26T10:54:02.353+01:00Il "passaparola": arma di istruzione di massa.<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Le grandi case editrici hanno i mezzi per mettere gli
autori famosi (o quelli che ritengono possano diventarlo) nelle condizioni di
essere ben visibili. <o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">È quella che si chiama “promozione del libro”, che va
dall’acquisto di spazi pubblicitari, alla sollecitazione di recensioni, fino
all’acquisto dei migliori spazi espositivi nelle librerie (qualcuno pensava che
la posizione dei libri nei megastore fosse scelta dal libraio? Naaaa! Succede
sì e no in qualche libreria indipendente).<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Il libro, pur con sue caratteristiche e un suo pubblico
particolare, è comunque una merce e come tale viene trattato; con la finalità
ultima di essere venduto.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">La promozione ha costi importanti. Un piano di
promozione che voglia appena, appena essere serio costa migliaia di euro e
presuppone, per essere fatto in modo proficuo, il lavoro di un professionista.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span class="textexposedhide4"><span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">A ben vedere le grandi
case editrici realizzano la parte più significativa del loro fatturato con
pochi titoli, quei cinque o sei best seller che abitano nel corso dell’anno le
vette delle classifiche. Le altre centinaia (per le case editrici più grandi:
migliaia) di titoli pubblicati nel corso dell’anno portano introiti magari
complessivamente interessanti ma, comunque, molto modesti se rapportati al
singolo titolo. Perché il nostro mercato editoriale ha dimensioni ridotte e
spesso anche i romanzi pubblicati da Mondadori & Co. vendono poche
centinaia di copie.<o:p></o:p></span></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span class="textexposedhide4"><span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Senza promozione non basta
il “marchio”, non basta aver pubblicato per un grosso editore, si resta
sconosciuti (e quindi invenduti) lo stesso.<o:p></o:p></span></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span class="textexposedhide4"><span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Sintetizzando, per quanto
riguarda la narrativa<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>il bilancio dei
grossi editori si fa soprattutto con le “Cinquanta sfumature di grigio” che
vendono una milionata di copie e solo in minima parte con la restante massa di
autori, magari bravi, magari originali, che raramente arrivano a esaurire la
prima tiratura.<o:p></o:p></span></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span class="textexposedhide4"><span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Se questa è la realtà
nelle grandi case editrici, figuratevi quale può essere la realtà degli editori
piccoli e piccolissimi. Quali e quante risorse hanno da mettere in campo per
fare promozione?<o:p></o:p></span></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span class="textexposedhide4"><span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">E, di conseguenza, quanto
può realisticamente vendere un loro autore?<o:p></o:p></span></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span class="textexposedhide4"><span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Nonostante ciò, ogni tanto
(è raro ragazzi, maledettamente raro…), un autore pubblicato da un piccolo
editore e lanciato sul mercato senza l’aiuto di significative forme di
promozione, riesce a uscire dall’anonimato. Il libro gira. Gira abbastanza da
farsi notare da un grosso editore che decide di “mettere sotto contratto”
l’autore e di ripubblicare il suo libro, questa volta con la spinta di una vera
promozione.<o:p></o:p></span></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span class="textexposedhide4"><span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Come succede il miracolo?
Attraverso quel fenomeno misterioso e spontaneo che si chiama PASSAPAROLA. Fenomeno
evocato e invocato dagli esordienti e dagli “emergenti” in cerca di visibilità,
che a esso offrono sacrifici nelle notti di luna piena (eheheheh… vabbè… per
dire!).<o:p></o:p></span></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span class="textexposedhide4"><span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Perché, nonostante tutto,
quella dei lettori è una grande comunità trasversale che va al di là delle
differenze di sesso, età, estrazione sociale. La passione comune fa in modo che
una operaia sinistroide di Caltanissetta possa convincere, magari con una
banale recensione su Anobii, un avvocato di destra di Belluno che il
romanzo di uno sconosciuto scrittore di Bari (toh, una città a caso!) è proprio
bello e che vale la pena andare a rompere le scatole al libraio di fiducia per
fargliene procurare una copia.<o:p></o:p></span></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span class="textexposedhide4"><span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Sì, lo so, la sto facendo
un po’ troppo “mielosa”, ma in qualche modo è così.<o:p></o:p></span></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span class="textexposedhide4"><span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Per questo noi autori poco
noti al grande pubblico popoliamo i siti degli amanti della lettura e i social
network, nella speranza di innescare il salvifico processo del PASSAPAROLA in
modo da raggiungere poco per volta, passettino per passettino, una massa
critica di lettori sufficiente a far diventare noto il nostro nome. Cosa che ci
permetterà, al successivo romanzo, di avere qualche speranza in più di essere
letti.<o:p></o:p></span></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span class="textexposedhide4"><span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Altro non può fare, per
esempio, uno come me che di soldi da investire in promozione proprio non ne ha.<o:p></o:p></span></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span class="textexposedhide4"><span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Il rischio è, chiaramente,
quello di strafare e annoiare. Perché è inutile ripetere alle stesse 100
persone una infinità di volte gli stessi messaggi. Anche qui bisogna imparare. Bisogna
imparare a frenare, a trovare la misura. E bisogna anche sforzarsi di regalare
qualcosa a chi ci legge, magari anche solo un sorriso o delle informazioni o
una riflessione. Che è quello che cerco di fare.<o:p></o:p></span></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span class="textexposedhide4"><span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Se vi è capitato di
leggere un mio libro e non vi è dispiaciuto, regalatemi qualche minuto del
vostro prezioso tempo, per raccontare a qualcuno, magari nella pausa caffè,
oppure sul vostro social network preferito, che avete “scoperto” un buon romanzo.<o:p></o:p></span></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span class="textexposedhide4"><span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Le piccole recensioni su
Amazon, su IBS, su Anobii o su FB, hanno la loro importanza. Mattoncini di un
plastico che si spera, poco per volta, possa diventare grande.<o:p></o:p></span></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span class="textexposedhide4"><span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Io non ho cannoni con cui
combattere la guerra della promozione letteraria. Ho solo il buon, vecchio
PASSAPAROLA. Ma è anche vero che, come ci ha insegnato Sandokan, a volte si
possono vincere grandi battaglie anche avendo a disposizione solo un manipolo
di coraggiosi pirati malesi armati di piccoli “kriss” dalla lama ricurva!<o:p></o:p></span></span></div>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiowTZRwARwtvnOQOQC6B690BGxtQU_yymgZQWkArVAzpLrDoP7bxSfBEEyjm8Kyk3Km50r2A3ocHokWSSIQ7_HAcxtnXpCN1i-w0UQPKRyvfIsY6kLWP2Fh1zmLTvAQ9mpAg9-cuUDyaE/s1600/BEDI_I~1.PNG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiowTZRwARwtvnOQOQC6B690BGxtQU_yymgZQWkArVAzpLrDoP7bxSfBEEyjm8Kyk3Km50r2A3ocHokWSSIQ7_HAcxtnXpCN1i-w0UQPKRyvfIsY6kLWP2Fh1zmLTvAQ9mpAg9-cuUDyaE/s1600/BEDI_I~1.PNG" height="486" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">TIGROTTI DI MOMPRACEM.... A ME!!!</td></tr>
</tbody></table>
Silvio Donà (bloggocomeposso)http://www.blogger.com/profile/07291797920719583294noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1147283150523718265.post-59995524933788869692015-02-25T11:02:00.000+01:002015-02-25T11:02:14.707+01:00Come nasce un romanzo. La genesi di "Extasia".<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Ogni romanzo ha la sua storia, la sua genesi. <o:p></o:p></span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Extasia è figlio di un periodo di frustrazione.<o:p></o:p></span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Dopo la pubblicazione di "Pinocchio 2112" (nel
2009) e di "Luisa ha le tette grosse" (nel 2011), i successivi
romanzi inviati in visione a Leone Editore non avevano intercettato i gusti
della casa editrice. Ogni volta mi veniva risposto che il lavoro era buono, ma
che stavano cercando "altro".<o:p></o:p></span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Una situazione frustrante per un autore che vorrebbe affacciarsi
con un minimo di frequenza in libreria. Così ho deciso, a mente fredda, a
tavolino, di scrivere un romanzo che potesse andare bene per loro.<o:p></o:p></span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">L’ho vissuta come una sfida: una specie di prova di
maturità. “Vuoi fare lo scrittore?” Mi sono detto. “Vuoi farlo sul serio,
dimostrare che puoi farlo per mestiere? Allora tira fuori una storia
avvincente, piena di azione, di quelle che catturano l'attenzione, una storia
che un editore in cerca di titoli con potenzialità commerciali non possa
ignorare tanto facilmente”.<o:p></o:p></span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Così ho cominciato a lavorare al romanzo.<o:p></o:p></span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Nello stesso periodo ero impegnato nella stesura a
quattro mani insieme al mio amico Antonio De Santis, sceneggiatore e autore
teatrale, della sceneggiatura di un film comico. La mia prima esperienza seria,
professionale, in questo campo. Lavorare a una sceneggiatura è qualcosa di
totalmente diverso che lavorare a un romanzo. Diversa la prospettiva, diverso
il tipo di scrittura, diverso l'obbiettivo finale. Ciò premesso la stesura di una
sceneggiatura passa necessariamente attraverso una serie di fasi preparatorie: un
primo canovaccio, poi uno "scalettone" con l'abbozzo delle scene,
quindi una scaletta più articolata col dettaglio delle scene stesse, per poi
finire a riempire quelle scene di contenuto, scrivendo i dialoghi, che sono l'essenza
della scrittura per il cinema.<o:p></o:p></span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Se la modalità di scrittura è differente, la tecnica di
base, però, ha molti punti di contatto con quella che usano numerosi
professionisti per impostare e costruire i loro romanzi. <o:p></o:p></span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Non che sui romanzi precedenti non avessi fatto un
lavoro preparatorio, in alcuni casi anche molto lungo, ma questo si era svolto
in gran parte dentro la mia testa; avevo girato e rigirato nelle mente prima
l'idea, poi la trama e infine la possibile stesura del romanzo. Inoltre mi era
capitato di prendere appunti – certo - di fissare a grandi linee la storia.<o:p></o:p></span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Con Extasia, però, al pari della sceneggiatura, ho
fatto un lavoro più sistematico, più “tecnico”. Sono partito da una prima bozza,
delineando la vicenda a grandi linee, in una specie di iniziale sinossi, per
poi scriverne una seconda versione, più descrittiva, lunga diverse pagine. Infine
ho preparato una scaletta con gli snodi della trama e le scene salienti. E qui
si è concentrata la gran parte del lavoro creativo. A latere poi ho scritto delle
brevi schede-personaggio, fissando su carta (e nella memoria) i tratti
essenziali, il carattere e la storia personale dei miei protagonisti, in modo
da “conoscerli”, capirne la psicologia; in questo modo mi è risultato più
facile immaginarne il modo di parlare, di reagire nella varie situazioni in cui
poi li ho fatti muovere. <o:p></o:p></span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">A questo punto sapevo tutto della storia, non come in
altre occasioni in cui avevo solo alcune idee di base e delle suggestioni da
seguire. E mai come in un romanzo di azione e di avventura è bene sapere cosa
sta per succedere e dove si sta andando; la storia deve funzionare come un
meccanismo ben oliato, che gira senza incepparsi, senza “buchi” nella trama. Un
meccanismo che deve prevedere numerosi “colpi di scena”, cambiamenti di
prospettiva, situazioni inaspettate.<o:p></o:p></span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">La stesura vera e propria del romanzo, a questo punto,
è stata veloce e senza particolari difficoltà. Ho scritto Extasia in un paio di
mesi e le modifiche successive hanno riguardato solo dettagli secondari e le
inevitabili limature del testo. È stata, come si suol dire: "buona la
prima". Perché i dubbi erano giù stati affrontati e risolti e il lavoro
preparatorio era stato sufficientemente accurato. Non maniacale e super
dettagliato, come fanno alcuni autori, ma abbastanza approfondito da
permettermi di sapere da dove stavo partendo, dove volevo andare e che strada
fare per arrivarci.<o:p></o:p></span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Non ho la presunzione di pensare che Extasia sia un
romanzo straordinario. Credo e spero sia un buon romanzo, costruito con una
certa cura, con personaggi credibili e un buon ritmo. C'è l'ambientazione in un
futuro distopico, ci sono le avventure, ma anche i sentimenti e l'evoluzione
psicologica dei personaggi e c'è un "cattivo" particolarmente ben
riuscito…<o:p></o:p></span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Insomma, se doveva essere una prova di maturità, penso
di averla superata.<o:p></o:p></span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Ho spedito Extasia alla Leone con una certa fiducia. E,
infatti, il romanzo è piaciuto ed è stato preso senza problemi. <o:p></o:p></span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Così sono di nuovo in corsa: una mia storia è di nuovo
sugli scaffali delle librerie.<o:p></o:p></span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">E io ho più che mai voglia di rifarlo ancora.<o:p></o:p></span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;"><o:p> </o:p></span></div>
<span style="font-size: small;">
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjX4oyBEeGKAu7VYO7OxUgUf-q2KYTtBhNoQu2nuAM3Ik1H0XQ2xxje9JNQrlx75mNPxetEmxamvGrIE3OEwozlm6YeTiONa24te2NaV2LoFL9N5KuVkCAh_0kYGEiVjQCsI_s-AJ70-iw/s1600/001+Extasia+copertina.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjX4oyBEeGKAu7VYO7OxUgUf-q2KYTtBhNoQu2nuAM3Ik1H0XQ2xxje9JNQrlx75mNPxetEmxamvGrIE3OEwozlm6YeTiONa24te2NaV2LoFL9N5KuVkCAh_0kYGEiVjQCsI_s-AJ70-iw/s1600/001+Extasia+copertina.jpg" height="400" width="252" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Attenzione! Leggere provoca gravi conseguenze quali: divertimento e apertura mentale!</td></tr>
</tbody></table>
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span><o:p></o:p></span></div>
</span><span style="font-size: small;">
</span>Silvio Donà (bloggocomeposso)http://www.blogger.com/profile/07291797920719583294noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1147283150523718265.post-45446461735768141042015-01-21T15:08:00.002+01:002015-02-05T12:22:37.195+01:00EXTASIA (ovvero: i romanzi sono un po' come dei figli…)<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">I libri per uno scrittore sono un po' come dei figli (in
senso figurato, ci mancherebbe!); d</span><span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">el resto certe volte non bastano nove mesi per
"partorirne" uno.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">Quando si ha una famiglia numerosa è inevitabile che
l'emozione della nascita vada un po' stemperandosi, via via che i figli vengono
al mondo. </span><span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">Così succede anche con i libri.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">Perciò se prima dell'uscita di "Pinocchio 2112",
il mio primo romanzo, ero uno di quei padri isterici che vanno avanti e
indietro fuori dalla sala parto, oggi sono un padre teso, ma presente a se
stesso, che attende in modo composto la nascita del suo quarto figlio.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">Infatti a partire dal 18 febbraio 2015, arriverà in
libreria EXTASIA, il mio quarto romanzo. Il terzo su carta. </span><span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">Di nuovo con Leone Editore e, di nuovo, a distanza di
cinque anni, un romanzo con ambientazione fantascientifica. <o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">Per la verità le distinzioni di
genere mi hanno sempre interessato poco. Né ho mai avuto la presunzione o la
velleità, come autore di fantascienza, di scrivere qualcosa di assolutamente
rivoluzionario o innovativo. </span><span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">La mia attenzione, le mie energie, sono concentrate sui personaggi, sulla trama, con la speranza di consegnare ai lettori (siano o meno </span><span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">appassionati di fantascienza) una storia avvincente. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;"></span> </div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">Questo aspira a essere EXTASIA, col suo
racconto delle vicende di Dany ed Eva, fratelli adolescenti in fuga dal padre
psicopatico, sullo sfondo di un mondo sfatto e morente.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">Non ho avuto bisogno di immaginare eventi straordinari
e inattesi per disegnare il futuro in cui è ambientata la storia, mi è bastato –
purtroppo – portare alle estreme conseguenze i meccanismi distruttivi oggi già
in atto: inquinamento, crisi economica, perdita di solidità e di coesione dei
sistemi-stato. <o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">La città senza più elettricità, senza più un governo,
preda delle bande criminali, invasa dalle droghe (tra cui spicca l'EXTASIA del
titolo), devastata da nuove malattie per le quali nessuno è più in grado di trovare
delle cure, è uno scenario tristemente probabile, quasi obbligato, se la nostra
società non saprà trovare il modo di cambiare rotta.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">La triste banalità del male, direbbe qualcuno.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">Vedremo se e come saprà camminare questo nuovo nato.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">Mi piace molto che, con l'uscita di
EXTASIA, Leone Editore abbia deciso di pubblicare anche un'edizione
economica di "Pinocchio 2112", in un'ideale staffetta tra i due
romanzi, per chi fosse curioso di leggere anche questo primo libro che ha
collezionato davvero buone recensioni sul web e sui social network dei lettori (Anobii
e Goodreads), nonostante abbia scontato la circostanza di essere
stato una delle prime pubblicazioni della Leone Editore, quando ancora la casa
editrice non aveva una buona distribuzione e un nome conosciuto.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">Mi faccio da solo un in bocca al lupo. Nella speranza
che i romanzi, come i figli, imparino a camminare con le loro gambe e possano
andare lontano.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">O, comunque, abbastanza lontano da finire nelle vostre
mani.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;"></span> </div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGVwNSI_rTnKVGXKgdK1g_ouO8dcmUqT2H8SDY8kVUnBt5K9sd30jxTpdhSWWbVgn8VqxxmB7AmynwPtjUEYGQlcCsdJuSYs2Nf0f0yXTX5ADSEuzacVhShFHbLPZMQZVm19w4823_Ue0/s1600/neonato.gif" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGVwNSI_rTnKVGXKgdK1g_ouO8dcmUqT2H8SDY8kVUnBt5K9sd30jxTpdhSWWbVgn8VqxxmB7AmynwPtjUEYGQlcCsdJuSYs2Nf0f0yXTX5ADSEuzacVhShFHbLPZMQZVm19w4823_Ue0/s1600/neonato.gif" height="217" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">VAI PICCOLO! SPACCA IL MONDO!!!</td></tr>
</tbody></table>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;"><o:p></o:p></span> </div>
Silvio Donà (bloggocomeposso)http://www.blogger.com/profile/07291797920719583294noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-1147283150523718265.post-78157523129475885542014-11-27T12:47:00.001+01:002014-11-27T12:52:33.462+01:00I GIORNI SONO ACQUA<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">I giorni sono acqua. <o:p></o:p></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Scorrono veloci. Cerco di trattenerli, ma con un setaccio.
Lavoro inutile e stupido, quindi. Mi passano tra le dita uno dopo l'altro e
ogni giorno rimanda il suo senso al successivo.<o:p></o:p></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Oggi non ho potuto… oggi non ho saputo… oggi non ho fatto…
oggi non ho detto…<o:p></o:p></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ma domani!<o:p></o:p></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Poi domani niente. Domani è come oggi. Acqua in un setaccio.<o:p></o:p></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 14pt; line-height: 115%;">Non restano pagliuzze dorate nel mio setaccio, come nei
giorni fortunati nei setacci dei cercatori d'oro del
Klondike (quando sento "Klondike" mi viene sempre in mente Zio
Paperone, a voi no?).</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;"></span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 14pt; line-height: 115%;">In gran parte è colpa mia, chiaro. Non so vivere il
presente, solo proiettarmi nel futuro. Tipico di chi da sempre vive di sogni.
Immaginare, immaginare, immaginare. Una propensione utile per uno che scrive,
diciamo pure necessaria. Un po' meno utile quando, invece che scrivere, si
dovrebbe vivere.</span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 14pt; line-height: 115%;"><o:p></o:p></span><br />
<span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Provo a convincermi che non è solo colpa mia.
Che dipende anche da come si è strutturato questo mondo, dalla velocità innaturale
che ormai lo contraddistingue, dalla bulimia di stimoli e impegni che strozza e
soffoca le nostre vite. Troppe cose, troppi oggetti, troppe variabili, troppe
connessioni. Per tempo immemorabile ci siamo mossi, abbiamo lavorato, abbiamo
agito a una velocità di crociera più umana, più ragionevole. Fatica, sudore e
lavoro, ma con la possibilità di alzare la testa, tergersi la fronte, guardare
l'orizzonte. Oggi viviamo a testa bassa. Il nostro orizzonte, spesso, è quello
della foto che abbiamo messo sul desktop dello smartphone. <o:p></o:p></span></span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Non lo so, magari cerco solo scuse.<o:p></o:p></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Per le cose non dette, gli abbracci mancati, le decisione
rinviate.<o:p></o:p></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Di tanto in tanto riesco a tappare un po' di buchi, a
ridurre la portata d'acqua nel setaccio, a recuperare qualche scampolo di tempo
sprecato. Di rincorsa, in recupero. Salvataggi in corner in scivolata. Come un
calciatore scarso che cerca di arginare il campione sfuggente che gli è stato
dato da marcare. Perché faccia un gol di meno, per una sconfitta più onorevole.
Tutto qua.<o:p></o:p></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">I giorni sono acqua. <o:p></o:p></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 14pt; line-height: 115%;">E io una volta nuotavo meglio.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;"></span> </div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjW6VyWx4mBksXyll_oX5t0MNqXPBgFhj8ZkbM34KX91Yx64GrSHI_1vrGeQYqII6vG0Ldj_44g1Jrx4jMojGka9juJMy8DQITpXMsbRkc4UetYzqLhBkyTImRh5IogGbnKmL2N97WJs88/s1600/Klondike%20Gold%20Rush.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjW6VyWx4mBksXyll_oX5t0MNqXPBgFhj8ZkbM34KX91Yx64GrSHI_1vrGeQYqII6vG0Ldj_44g1Jrx4jMojGka9juJMy8DQITpXMsbRkc4UetYzqLhBkyTImRh5IogGbnKmL2N97WJs88/s1600/Klondike%20Gold%20Rush.jpg" height="400" width="302" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;">Forse non è stata una buona idea lasciare quel posto al Catasto...</span></td></tr>
</tbody></table>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;"><o:p></o:p></span> </div>
Silvio Donà (bloggocomeposso)http://www.blogger.com/profile/07291797920719583294noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1147283150523718265.post-71394515605339567332014-11-12T11:41:00.004+01:002014-11-12T11:42:01.630+01:00IL LETTORE CREATIVO<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Il romanzo, come un quadro, è un'opera aperta.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">La scrittura è la metà di una mela, la cui metà
mancante è nella mani del lettore.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Anzi, a ben vedere possono esserci una infinità di mele
differenti, a seconda della chiave di lettura (della creatività, appunto) del
lettore, per cui diciamo allora che lo scrittore possiede la metà di un
frutteto e che i lettori detengono ognuno la metà mancante di un singolo frutto
di quel frutteto.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Molti scrittori vivono con sofferenza questa realtà. Si
sforzano disperatamente di chiarire il proprio punto di vista, di esporre nel
modo meno equivoco possibile la loro storia, nel timore che il lettore "non
capisca".<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">È un atteggiamento molto umano e molto comprensibile ,
ma perdente e sostanzialmente sbagliato.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Perdente perché è impossibile "guidare" la
mente del lettore, sbagliato perché così facendo lo scrittore, senza volerlo,
rischia di castrare la sua opera e privarla delle mille sfaccettature che i
lettori saranno in grado di scoprirvi. Sfaccettature che l'autore, pur avendo
scritto la storia, non è in grado di vedere.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Venendo alla mia esperienza personale, mi è successo
più volte di confrontarmi con lettori che mi hanno dato una chiave di lettura
per me assolutamente imprevista dei miei romanzi. Non ho difficoltà a
confessare che in alcuni casi è scattata istintiva la considerazione silenziosa:
"non ha capito niente…". <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>In altri casi, invece, l'interpretazione della mia storia datami da un lettore
è risultata illuminante,
nel senso che solo in quel momento e solo grazie a quel commento, sono arrivato
a capire, a posteriori, le reali motivazioni che mi hanno mosso a scrivere quella
certa cosa.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">L'attività della scrittura, infatti, pur così meditata,
frutto di limature e aggiustamenti, per cui il romanzo che il lettore si trova
tra le mani è il risultato talvolta di infinite modifiche e cambiamenti
rispetto alla stesura originale, conserva comunque una forte componente
inconscia, si sviluppa nella mente a un livello profondo che non sempre
l'autore riesce a indagare fino in fondo.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">È la classica, affascinante, esperienza che ogni autore
fa in alcuni momenti di particolare "ispirazione" (ammesso che
l'ispirazione esista) quando la storia fluisce da sola dalle dita e chi scrive
è quasi più simile a un lettore che a uno scrittore, nel senso che resta a
osservare con sorpresa l'idea che la sua mente ha partorito, lo sviluppo
imprevisto della trama, la descrizione inaspettatamente vivida di una scena, la
battuta di dialogo in precedenza mai immaginata che salta fuori, perfetta,
credibile ed efficace non si sa bene da dove.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Perciò, se la scrittura è un processo che si svolge, in
parte, in una regione non del tutto cosciente della nostra mente, può benissimo
essere che un lettore attento e sensibile sappia cogliere persino meglio
dell'autore alcuni nessi, alcune sfumature, alcune motivazioni che fanno da
spina dorsale della storia narrata.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Insomma lo scrittore dovrebbe comportarsi coi propri
romanzi come il genitore ideale, che dovrebbe fare di tutto per dare a un
figlio i migliori strumenti possibili per capire il mondo e se stesso e poi, al
momento giusto, farsi da parte e lasciarlo andare, lasciare che cammini con le
proprie gambe smettendo di cercare di guidarlo o di condizionarlo.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Esattamente quello che i genitori, nella realtà, non
riescono a fare.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Così come gli scrittori.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Ovviamente.</span></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhl2orP4A6NxVTmxT5ylENuci16i8AqeytxIl-zSLAN5cMJMyWdYloc8obRKXidDeG3z7rGutoQYVDUw0mCNEqjNQIMRxuOihwWyh3crhekGfcF5ysCuZkqpgidBfAVGOd50QHXvqbrl8/s1600/finestra.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="302" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhl2orP4A6NxVTmxT5ylENuci16i8AqeytxIl-zSLAN5cMJMyWdYloc8obRKXidDeG3z7rGutoQYVDUw0mCNEqjNQIMRxuOihwWyh3crhekGfcF5ysCuZkqpgidBfAVGOd50QHXvqbrl8/s400/finestra.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">APRIRE UN ROMANZO E' APRIRE UNA FINESTRA SU UN MONDO</td></tr>
</tbody></table>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;"><o:p></o:p></span> </div>
Silvio Donà (bloggocomeposso)http://www.blogger.com/profile/07291797920719583294noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1147283150523718265.post-23634223413657106362014-10-14T11:23:00.003+02:002014-10-14T11:26:24.379+02:00Il corpo e l'amore<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">
</span><br />
</span><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">L'età non è che fa sconti. Non capita mai che vada all'indietro.
Perciò il nostro corpo non è che migliori. Pian piano invecchia, c'è poco da
fare. Per ora non ancora in modo drammatico ma, insomma, invecchia.<o:p></o:p></span></span></div>
<span style="font-size: large;">
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Una coppia di lungo corso lo sa bene. Ognuno vive la
lenta, bastarda trasformazione del proprio corpo ma, di riflesso, anche la
trasformazione del corpo dell'altro. <o:p></o:p></span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Ci deve essere amore, ci deve essere affetto, ci deve
essere stima. Ci debbono essere un sacco di cose per vivere con sufficiente
serenità questo lento, inevitabile declino.<o:p></o:p></span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Bisogna amarsi abbastanza da amare il corpo di chi ti
sta di fianco come il tuo. Come il tuo appunto, nel senso che devi continuare
ad amare anche il tuo corpo, non deve diventare solo una confezione in cui è
incartata la tua anima. Gli devi volere un po' di bene anche se lo guardi allo
specchio e non lo riconosci. Gli devi volere bene anche se non è più bello,
punto e basta. <o:p></o:p></span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Quando ero ragazzo mi sembrava strano, persino
indecente, vedere due anziani scambiarsi effusioni. Mi sembrava che quella
dell'amore fisico, del sesso, fosse una stagione legata indissolubilmente alla
giovinezza, che fosse destinata per sua natura, a cessare con lo sfiorire dei
corpi.<o:p></o:p></span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Idea stupida. Come molte delle idee che si hanno da
giovani. Anche se su quelle idee ci imposti la vita, salvo poi, diventato adulto,
capire che non avevi capito. Ma questo è un altro discorso.<o:p></o:p></span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Per fortuna, invece, l'amore e l'attrazione e il sesso
sono dentro la testa e vivono in una dimensione che si serve dei corpi, ma non
è i corpi. Che è poi il motivo del grande successo del sesso virtuale. Ma anche
questo è un altro discorso.<o:p></o:p></span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Dove non arriva più la tonicità della pelle e dei
muscoli, dove non arriva più lo splendore dei sorrisi e dei capelli, dove non
arriva più il vigore delle energie strabordanti, può arrivare la complicità e
l'amore.<o:p></o:p></span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Con la mezza età, insomma, il sesso ha ancora più
bisogno del sentimento. <o:p></o:p></span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">I giornali per "donne liberate", invece,
suggeriscono piuttosto la via della trasgressione. Per carità, sul piano
pratico funziona pure quella e può anche essere divertente. Ma pensare di
tenere in vita una coppia con iniezioni di completini e gite al sexy shop mi
pare una pia illusione, una battaglia di retroguardia, una lenta ritirata.<o:p></o:p></span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">O, comunque, il gioco e la trasgressione hanno senso
solo in un contesto in cui io e te siamo una coppia che gioca e non, invece, se
io sono io e tu sei tu e giochiamo insieme solo perché siamo gli unici ospiti
della ludoteca.<o:p></o:p></span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Non so le altre coppie: ognuno ha la sua alchimia, i
suoi meccanismi.<o:p></o:p></span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Io il nucleo del nostro amore lo ritrovo in certi
sguardi. È lì, intatto, giovane, nei nostri occhi.<o:p></o:p></span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Vedo una luce quando mi guardi in un certo modo che è
sempre la stessa. <o:p></o:p></span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Al punto che mi pare quasi di sentire l'ansia sottile
degli esami di stato ancora da fare.<o:p></o:p></span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Io ho sempre la mia vespa scassata, che fra poco mi
fregheranno davanti all'ingresso della pineta, mentre stiamo su una panchina a
pomiciare e tu hai sempre il tuo fazzolettino annodato al collo sottile.<o:p></o:p></span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">E ridi, come sai ridere solo tu.<o:p></o:p></span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;">E io mi sento felice.<o:p></o:p></span></div>
<span style="font-size: small;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%;"><o:p> </o:p></span></div>
</span><span style="font-size: small;">
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-YFvjRUO3vRlifsDLERRX2EAY2OFe_u_ZwAn9B3gZQ5jHbPhpjnRDg5W3SWFxUumztvv6YAq3CzdOdZKX444erly-W3Gjm96ycsm2jHqP29-NMWDTdC67W9q4SYS4HFAvSn8-ig66tl8/s1600/podborka_02.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-YFvjRUO3vRlifsDLERRX2EAY2OFe_u_ZwAn9B3gZQ5jHbPhpjnRDg5W3SWFxUumztvv6YAq3CzdOdZKX444erly-W3Gjm96ycsm2jHqP29-NMWDTdC67W9q4SYS4HFAvSn8-ig66tl8/s1600/podborka_02.jpg" height="227" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">...ailloviù!!!</span></td></tr>
</tbody></table>
</span><br />Silvio Donà (bloggocomeposso)http://www.blogger.com/profile/07291797920719583294noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-1147283150523718265.post-75112446042175760892014-08-13T12:11:00.002+02:002014-08-13T12:12:39.291+02:00MITI, SUICIDI E COGLIONI<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Sono i miti per eccellenza della nostra epoca: ricchezza e
successo. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Anzi, nell'ordine, prima il successo e poi la ricchezza.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Essere in cima alla piramide o, per lo meno, avere un posto
al sole. Arrivare in TV, vedere le proprie foto sui giornali, il proprio nome
nelle classifiche.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Sono miti diffusi e pervasivi al punto che la maggior parte
di noi, nel suo piccolo, sul palcoscenico dei social network, gioca alla
celebrità, si fotografa, si racconta, si presenta al meglio, o magari al
peggio, se pensa che questo lo renda "figo", anticonformista,
personaggio.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Nel mondo in cui viviamo chi non ha apparenza sente di non
avere sostanza. Di non esistere.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">E quella di non esistere è la peggiore delle sensazioni.
Ben lo sa il bambino per il quale essere ignorato dai genitori è il peggiore
dei castighi. E, infatti, non a caso, cosa insegna la perfida Tata dell'omonimo
programma TV ai genitori loffi che implorano un metodo per gestire bambini
ingestibili? Quando fanno i capricci ignorateli. Alla fine smetteranno e
torneranno con la coda tra le gambe. Sembra una cosa civile, non violenta. Ma
certe volte mi chiedo se lo scapaccione sul sedere utilizzato dai nostri
genitori non realizzasse lo stesso risultato provocando, nel complesso, meno sofferenza
ai bambini.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Lasciando da parte i miei dubbi montessoriani e tornando ai
miti dei nostri giorni, non ho difficoltà a confessare che nei miei sogni
babbei da scrittore sconosciuto di mezza età ogni tanto anche io mi chiedo come
sarebbe se imbroccassi un libro di successo e diventassi, non dico ricco, ma un
po' meno povero e non dico famoso, ma non più del tutto sconosciuto.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Sono sogni troppo radicati nel nostro subconscio, anche in quello
degli ex giovani, per non ammaliare con canto di sirena gli Ulisse di tutte le
età.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Poi arrivano notizie come quelle del suicidio di Robin
Williams.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Uomo ricco e famoso. Uno che in cima alla piramide c'era
stato un sacco di volte. Uno che non solo aveva un posto al sole, ma si era
abbronzato a lungo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Come accidenti succede che uno che ha realizzato il sogno
della maggior parte degli altri uomini cade in depressione, arriva a
distruggersi di alcool e alla fine si strozza con una cintura?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Era lui un coglione che non ha saputo apprezzare la fortuna
che gli è capitata (o che si è conquistata, fate voi) o forse invece coglioni
siamo un po' tutti, perché ci facciamo abbagliare da specchietti per le allodole,
perché ci lasciamo abbindolare da falsi miti? <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Se è così allora coglione sono io per primo, con i miei sogni consolatori
da aspirante scrittore famoso, che si vede intento a bere alla canna la
bottiglia di Strega all'esito vincente del ben noto premio-vetrina per
scrittori-che-pensano-di-essere-fighissimi. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Successo e fama. Soldi e foto sui giornali. Essere
riconosciuti e applauditi. Sentirsi su un livello più alto, lontano dai limiti
e dai problemi della vita di tutti i giorni.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Fuffa. Puttanate.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Il suicidio di Robin Williams come di tanti altri
personaggi di successo (tanti, proprio tanti, troppi…) viene a dirci con
un'evidenza ben maggiore del canto di qualsiasi sirena che successo e fama sono
solo sovrastrutture, sono qualcosa che arriva e non ti cambia nel profondo, non
ti trasforma in un Superman con superpoteri, non guarisce le tue ferite, non risolve
i tuoi dubbi, non cancella le tue sconfitte, non amplia i tuoi orizzonti, non
aumenta il tuo quoziente intellettivo, non ti fa più furbo, non ti rende meno
stronzo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Un coglione quando raggiunge la fama e il successo non
diventa un genio. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Diventa solo un coglione famoso. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">E la fama non è garanzia di talento. Oggi diventano famosi
anche mister e miss nessuno che si sono trovati davanti alla telecamera giusta
al momento giusto. Una fama e un successo sempre più effimeri, sempre meno
significativi, sempre più frutto del caso.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Lo dico soprattutto ai ragazzi dell'età dei miei figli, ben
sapendo che la mia è una voce debolissima che i reality idioti di MTV subisseranno
senza sforzo, con una singola inquadratura del culo della decerebrata urlatrice
di turno che si rotola di soddisfazione per essere riuscita ad acchiappare il
suo quarto d'ora di "celebrità" a costo di tutta la dignità avuta in
dote in qualità di essere umano.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Ragazzi suonate prima di tutto perché vi piace suonare,
recitate perché vi piace recitare, scrivete perché vi piace scrivere, tirate
calci a un pallone perché vi piace giocare.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Trovate piacere nelle cose che fate.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Il resto è fuffa, fuffa, fuffa.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Puttanate, puttanate, puttanate.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Chi guadagna producendo film, musica, libri, dirette
televisive, campionati di calcio, vi prende e ci prende per il culo. Alimenta
in tutti i modi l'illusione che la fama e il successo siano i sinonimi della
parola felicità. Perché il mondo dello spettacolo e dello sport è un tritacarne
che per funzionare e produrre soldi ha bisogno di carne da cannone. E la carne
da cannone siete voi. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Per arrivare in cima alla piramide bisogna sacrificare
tutto, è questo che ci ripetono. Ci convincono che il sacrificio vale la pena
perché in cima alla piramide c'è il sole. Ma quando si arriva si scopre,
regolarmente, che il sole è grandissimo e molto vistoso, ma fatto di cartone,
che tutti i nostri limiti e i nostri problemi ci hanno seguito, come cani
fedeli, anche là in cima, e che quello a cui abbiamo rinunciato è esattamente
quello che, da quel momento in poi, ci mancherà e ci impedirà di essere
soddisfatti.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">È quello che in cima alla piramide hanno trovato Marilyn
Monroe, Ernest Hemingway, Luigi Tenco, Kurt Cobain. E qualche giorno fa anche
Robin Williams.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">L'importante è la passione. Il piacere che si ricava dallo
scrivere, suonare, recitare, segnare un gol.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Il successo, se mai dovesse arrivare, è un accessorio. Oserei
dire quasi "un male necessario", che si trovano talvolta a subire
quelli particolarmente bravi. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Tenetevi stretti i sogni, le vecchie chitarre, gli amici, i
padri e le madri (se non sono troppo rompiscatole), il vostro cane, il vostro
posto speciale in riva al mare o sulla panchina di un vecchio giardino. Non
sacrificate niente di tutto questo per scalare nessuna piramide.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Le piramidi lasciatele ai faraoni. Che, per quanto si siano
sbattuti da vivi per farle costruire, sono morti lo stesso e oggi sono ridotti
a macabri soprammobili nelle teche dei musei.<o:p></o:p></span></div>
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<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6aegCt8bfwWPSmA7r1d2vY-6b1nPQypWZ7axUnLSC29smw70XC7JBT6KfozsJ3AcFXx8WiNvZQHeH8bz4hdMMgGfuXqT0dZVYFR9bROg834x9Ydf4lHT57LbMH9rf47m66dO1JGhB99c/s1600/1919459050.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6aegCt8bfwWPSmA7r1d2vY-6b1nPQypWZ7axUnLSC29smw70XC7JBT6KfozsJ3AcFXx8WiNvZQHeH8bz4hdMMgGfuXqT0dZVYFR9bROg834x9Ydf4lHT57LbMH9rf47m66dO1JGhB99c/s1600/1919459050.jpg" height="266" width="320" /></a></div>
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<span style="font-family: "Garamond","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
Silvio Donà (bloggocomeposso)http://www.blogger.com/profile/07291797920719583294noreply@blogger.com2