Cosa passa nella mente di uno scrittore mentre lavora a un
nuovo romanzo? Procede deciso e incrollabile come un treno o è ogni momento preda
dell'ansia e dell'incertezza? Difficile generalizzare.
Quella che segue è una ricostruzione volutamente esagerata,
caricaturale.
Eppure sono convinto che, almeno in parte, ogni autore potrà un po' riconoscersi ;-)
CHE
IDEA FICHISSIMA!!!
Lunedì
2 febbraio. Notte.
Che idea! Che idea fichissima! Ma vi rendete conto cosa
esce da questo cervello? Ma vi rendete conto?
Certe volte mi stupisco pure io. Cioè il cervello è mio, ma
anche a me sembra impossibile che mi vengano fuori certe genialate. Sono troppo
forte!
Ma poi in modo in cui sono riuscito a scriverla! Che
efficacia, che stile, che ritmo!
Gli americani con tutti i loro investimenti pubblicitari mi
fanno un baffo. Due baffi. Barba e capelli mi fanno, per non dire altro, che non sono un tipo volgare io e non mi lascio andare a facili
battute… Vabbè: una pippa! Ecco cosa mi fanno a me gli americani, una
formidabile pippa, e lasciatemelo dire, che quando ci vuole ci vuole.
Adesso lo lascio qui sopra, al centro esatto della
scrivania, il mio fantastico manoscritto.
Domani mattina, quando mi sveglio, lo voglio ritrovare qui
a aspettarmi, voglio riprenderlo tra le mani e rileggerlo per sentire di nuovo
che…
Martedì
3 febbraio. Mattina
Che cagata! Che illeggibile cagata! Ma vi rendete conto di
quali cazzate escono fuori da questo cervello bacato?
Certe volte non credo ai miei occhi. Se almeno fossi uno
che beve e si sbronza, uno che si droga, potrei dire che ero ubriaco o
strafatto mentre scrivevo.
Che banalità, che sciatteria, che pesantezza. Sono il
peggiore scribacchino della galassia.
Neanche le stringhe delle scarpe gli posso legare io agli
americani. Quelli sì che sanno scrivere romanzi avvincenti. Deve essere una
cosa genetica, qualche cromosoma che mi manca.
Adesso lo prendo e lo butto nel cestino questo ammasso di
carta inutile. Anzi no, mi dispiace sprecare tutti questi fogli. Facciamo così,
li giro a faccia in giù e li lascio qui per usarli sul retro, che è bianco.
L’importante è che non mi ricapiti più di lo sguardo su
questo orrore che…
Venerdì
6 febbraio. Pomeriggio
Che poi non è così male a guardare bene. C’è di peggio in giro. Cioè il romanzo di
quello che ha venduto un sacco questa estate, coso, che manco mi ricordo come
si chiama, cosa aveva di tanto particolare? Solo perché è americano?
Sì, insomma, qualche espressione è troppo sfruttata e forse
il personaggio principale è un po’ stereotipato, ma… magari tagliando qualcosa
nella prima parte… riscrivendo il finale con un ritmo più serrato…
Mercoledì
11 febbraio. Mattina
Non ce la farò mai…
Hai voglia a cambiare un aggettivo, a spostare il soggetto,
a semplificare i dialoghi…
Una fiammata, ecco cosa dovrei fare. Prendere un cerino e
dare fuoco a tutto!
Sabato
14 febbraio. Mezzogiorno
Così mi sembra vada meglio. Adesso scorre, non ci sono più
quelle cadute di tensione che c’erano prima.
L’esperienza serve, eccome se serve. Tanti anni di
scrittura, il confronto con altri scrittori, il corso di scrittura creativa.
Alla fine uno acquisisce i ferri del mestiere e quando c’è da riparare i
difetti di un testo sa dove mettere le mani.
Un po’ di pazienza, ancora una rilettura e…
Mercoledì
18 febbraio. Sera
E’ inutile leggere e rileggere, resta comunque una mezza
cacata.
Non c’è modo di riscattare un testo che è venuto fuori
mediocre, questa è la verità. Fosse servito a qualcosa quello stupidissimo
corso di scrittura creativa: tempo e soldi buttati via.
Se fa schifo, fa schifo. Bisogna avere il coraggio di
metterci una pietra sopra, basta. Passare avanti, buttarsi in un altro
progetto. Questo è un cadavere. Cosa voglio fare? Vegliare un cadavere
all’infinito?
In giardino lo dovrei seppellire questo canovaccio buono
solo per farci una telenovela. Una roba per pubblico di bocca buona, ignorante,
che non sa cogliere…
Domenica
22 febbraio. Pomeriggio
I nessi, i dettagli, le sfumature. Ecco la cosa migliore
del romanzo.
Sono riuscito a dare al racconto quella profondità che manca
agli americani, sempre così lineari, troppo attenti alla trama e poco alla qualità
della scrittura. Invece senti che forza questo passaggio, senti che
delicatezza, senti che…
Martedì
24 febbraio. Mattina
Che mosceria…
Il romanzo è tutto sfumature e niente sostanza, manca una
storia forte, di quelle che ti colpiscono.
Gli americani sono maestri in questo. Noi non siamo proprio
capaci…
Venerdì
27 febbraio. Notte
Tutto sommato… Con le correzioni che ho fatto…
Non sarà un capolavoro, ma insomma…
Mamma mia che sonno che mi è calato…
Sabato
28 febbraio. Mattina
Pronto? Casa editrice Pincopallo? Sono XY, volevo parlare
con… Sì grazie, aspetto…
(musichetta
d'attesa)
Pronto? Ciao, sono io. Come stai? Mi fa piacere… Io? Tutto
a posto, sì….
Ascolta… Allora… ho completato la seconda stesura.
Come dici? L’impressione? Bè dai, alla fine sono abbastanza
soddisfatto. Magari ci sarà da lavorare ancora un po’ ai dettagli, ma non mi
sembra malaccio.
Facciamo così, te lo mando. Dagli un’occhiata con calma,
quando hai tempo, e dimmi cosa te ne sembra. Io intanto stacco qualche giorno,
ho bisogno di riposarmi. Cosa? Vacanze? No, che vacanze. Al massimo oggi e
domani vado dai miei in campagna, tutto qua.
Spero che vi piaccia.
Ok… allora buon fine settimana.
Sì… Anche a te… Sì… a risentirci… ciao!
Che poi... quel posto di contabile... |
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