È una domanda che, prima o poi, mi fanno quasi tutti: "ma
guadagni scrivendo?".
La risposta è no (o meglio: molto poco).
E allora parte il sorrisino. "Ah… ecco… quindi lo
fai per hobby…".
Per hobby un par di palle! Nella scrittura ci sono le
mie migliori energie, la mia creatività, la fatica e la costanza, i dubbi e le
paure, la speranza e l'esaltazione. Ci sono ore rubate al sonno, ci sono
appunti e prime stesure, ci sono revisioni e riscritture. Col cavolo che si può
definire hobby.
Hobby è collezionare figurine o coltivare gardenie sul
balcone (e anche attività come queste richiedono energie e passione, per cui,
personalmente, mi guardo bene da liquidarle con un sorrisino!).
Scrivere, per molti versi, è più faticoso che andare in
ufficio. Solo che in questo paese il lavoro creativo non viene considerato
lavoro. Salvo poi essere costantemente affamati di quello che i creativi
producono: musica, storie, film, immagini, danza e quant'altro. I creativi
nutrono il tempo libero della gente. Che è per definizione il tempo più felice.
Ma stupisce che ambiscano a essere pagati.
Curioso…
"D'altronde non te lo ordina il dottore di
scrivere, no?"
Vero. Ma il dottore non ordina neppure a te di andare
al cinema, a un concerto, di ascoltare musica in macchina, di guardare video su
you tube, di scaricare una bella immagine come sfondo del pc, ecc. Non te lo
ordina però lo fai e ti piace farlo e ti senti bene quando esci da un cinema in
cui hai visto un bel film, da un pub in cui qualcuno suonava buona musica, da
una mostra fotografica che di ha dato emozioni.
O magari quando poggi il tablet su cui hai scaricato un
libro piratato, che non hai pagato.
"Ma io ho fregato il sistema… l'editore… mica
te!"
Ah ecco! Perché è normale che io non riceva nulla per aver
scritto la storia che ti è piaciuto leggere.
Però se qualcuno non pagasse te per il tuo lavoro di
ufficio o per il tuo lavoro in studio o per il tuo lavoro da artigiano, tu ti
rivolgeresti a un avvocato per fargli causa. Ovviamente.
Io invece no. Io devo essere contento che tu legga
(gratis) il mio libro.
Curioso…
Perché, per esempio, uno stupido lavoro di ufficio
(molti lavori d’ufficio sono stupidi, non prendiamoci in giro) vale di più del
lavoro di scrittura?
Negli ultimi anni ho pubblicato con una certa
regolarità romanzi, racconti, articoli e quello che scrivo è stato letto e chi
pubblica continua a chiedermi altre cose da pubblicare. Le richieste e le
occasioni non mi mancano; mi mancano piuttosto tempo ed energie per star dietro
a tutto quello che potrei fare. Questo, credo, significhi qualcosa.
In un mondo normale (o forse solo in un altro paese)
questo significa che sai scrivere, che c'è chi trova interessante leggerti e
che, quindi, puoi fare lo scrittore.
Invece in questo mondo strano in cui viviamo devo
scrivere di notte, devo dire "grazie" quando qualcuno mi legge e mi
devo sentir dire che ho un hobby interessante.
È così, c’è poco da fare.
Vi chiedo solo un favore: per lo meno non fate il
sorrisino!
Silvio ho ordinato da poco Pinocchio 2112 e Extasia. Ho divorato il primo e ora temo quasi ad iniziare il secondo per non vedermelo "polverizzato" tra le mani come Pinocchio 2112. M'è piaciuto troppo. Finalmente una prosa che racconta, esprime, fa viaggiare, fa sognare e riflettere. E tiene vivo l'interesse. Ti prego non lasciarci per troppo tempo senza tue storie ( possibilmente distopiche...un genere che adoro). Ma non sentirla come una responsabilità (come il nostro Angelo). Un caro saluto grazie per le emozioni e complimenti ancora.
RispondiEliminaGrazie per avermi lasciato questa testimonianza. Per chi scrive sapere di suscitare emozioni è il più bello dei riconoscimenti :-)
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