giovedì 22 novembre 2012

LA SCRITTURA

Mi piacciono le storie. Mi sono sempre piaciute.
Fin da quando avevo 5 anni e mia mamma mi ha letto Pinocchio a puntate, un capitolo ogni sera.
Il mio primo libro “da grandi”!
Probabilmente non immaginava il danno che stava facendo. Non si rendeva conto che mi stava piantando nel cervello un seme, creava un pericoloso precedente, lanciava una sorta di "fascinatura" (termine dialettale per descrivere il “malocchio” fatto dalle streghe), che mi è rimasta attaccata addosso e non mi ha mollato più.
Non ho complicate descrizioni: per me la scrittura è raccontare storie.
In primo luogo a me stesso, perché mentre scrivo ascolto io per primo la storia che la mente mi racconta.
Quando si prova un bella emozione si ha voglia di condividerla con gli altri, non è così? E mettere la storia in un libro è un ottimo modo per condividere le storie, non trovate?
Per questo scrivo; per questo provo a pubblicare quello che scrivo.
E l’abilità tecnica? La padronanza della grammatica, l’ortografia, la scelta dei vocaboli, lo stile? Che posto occupano in tutto questo? Davvero, come dicono alcuni, non sono poi così fondamentali?
Beh, se si vuole che la storia funzioni, che catturi fino in fondo chi ascolta, deve essere raccontata bene, senza intoppi, senza errori. Gli errori ammazzano la magia del racconto e noi non vogliamo che si perda neanche un pizzico della magia, non è vero?
“No, non tu! Fai raccontare alla mamma che è più brava!”
Il libro di Pinocchio si apriva; il mondo si fermava e poi spariva; la “fascinatura” faceva effetto e io diventavo di legno e correvo a perdifiato, inseguito dagli incappucciati, per non essere impiccato all’albero, con le monete d’oro zecchino nascoste sotto la lingua.
Mi piacciono le storie. Mi sono sempre piaciute.
Non c’è niente di meglio che raccontare una bella storia…


... era un notte buia e tempestosa...


2 commenti:

  1. E i fumetti? Silvio non mi dire che non sei mai stato vittima dei fumetti...

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  2. Ho letto montagne di fumetti! Alcuni talmente assurdi che forse li ho letti solo io :-)

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